Il 6 aprile 2007 moriva Luigi Comencini. Regista e sceneggiatore, nella sua lunga carriera ha attraversato molti generi e diretto attori come Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida nell’indimenticabile Pane, amore e fantasia; Alberto Sordi ed Eduardo De Filippo in Tutti a casa, considerato il suo capolavoro; Nino Manfredi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e ancora De Sica e Lollobrigida nello sceneggiato tv Le avventure di Pinocchio. È considerato uno dei padri della commedia all’italiana con Mario Monicelli e Dino Risi.

L’interesse per il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza
Nato a Salò nel 1916, dopo aver trascorso l’adolescenza in Francia, si laureò in architettura al Politecnico di Milano, partecipando al gruppo della rivista artistico-letteraria Corrente. Essendo iscritto al GUF, concorse ai Littoriali della cultura e dell’arte, vincendone un’edizione. Negli Anni 30 con Alberto Lattuada e Mario Ferrari si dedicò alla ricerca di vecchie pellicole gettando le fondamenta a Milano della Cineteca italiana. Nel decennio successivo lavorò come critico cinematografico con l’Avanti!, poi con il settimanale Tempo. Poco dopo passò dall’altra parte della macchina da presa dirigendo, nel 1937, il suo primo cortometraggio La novelletta, seguito nell’immediato Dopoguerra dal documentario Bambini in città sulla condizione dei più piccoli nelle periferie. Due anni dopo girò il primo lungometraggio: Proibito rubare di cui fu anche sceneggiatore insieme con Suso Cecchi d’Amico e Armando Curcio, mostrando un particolare interesse per il periodo dell’infanzia/adolescenza, tema che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.

Il successo con Pane, amore e fantasia
Dopo L’imperatore di Capri con Totò girato nel 1949, il vero successo di pubblico arrivò nel 1953 con Pane, amore e fantasia (premiato con l’Orso d’argento a Berlino nel 1954) e con il seguito, Pane, amore e gelosia, con De Sica e la “Bersagliera” Gina Lollobrigida. Nel 1960 realizzò uno dei suoi film più significativi Tutti a casa con Alberto Sordi, un mix di comicità e dramma che ben rappresentava la confusione dell’esercito italiano dopo l’8 settembre. Sul tema della Resistenza realizzò anche La ragazza di Bube, dall’omonimo romanzo di Carlo Cassola con Claudia Cardinale. Seguirono, il drammatico Incompreso, e Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano (1970).

Da Le avventure di Pinocchio a Cuore, gli sceneggiati tv
Tra gli Anni 60 e 70 Comencini continuò ad attraversare vari generi: dalla commedia (Il compagno Don Camillo) al drammatico Senza sapere niente di lei, fino all’ironia amara di Lo scopone scientifico e Delitto d’amore. Negli anni successivi tornò a occuparsi di infanzia. In tv con l’inchiesta I bambini e noi, lo sceneggiato tv Le avventure di Pinocchio (per la parte di Lucignolo scelse Domenico Santoro, uno dei bambini intervistati nella precedente inchiesta) e Cuore (1985) tratto dal libro di Edmondo De Amicis nel quale il nipote Carlo Calenda, figlio di Cristina, interpretava il ruolo di Enrico Bottini. Tra i lavori televisivi di maggior successo di Comencini, a cui nel 1987 venne assegnato il Leone d’Oro alla carriera, anche La Storia tratto dal capolavoro di Elsa Morante e il rifacimento di Marcellino pane e vino (1992), con cui si congedò dal pubblico per l’aggravarsi della malattia di Parkinson, diagnosticatagli una quindicina di anni prima. Dopo aver pubblicato nel 1999 il libro autobiografico Infanzia, vocazione, esperienze di un regista, Luigi Comencini si spense a Roma il 6 aprile 2007, all’età di 90 anni.

Tag43 lo ricorda dandovi il buongiorno con una scena di Tutti a casa, film che si aggiudicò il premio della giuria al Festival di Mosca e due David di Donatello, assegnati ad Alberto Sordi e al produttore Dino De Laurentiis, e inserito, come opera simbolica, nella lista dei 100 film italiani da salvare.