Il 6 aprile 1992 moriva Isaac Asimov

Redazione
06/04/2022

Il 6 aprile 1992 moriva Isaac Asimov, uno dei padri del genere fantascientifico. Tag43 vi augura il buongiorno con la scena dell'interrogatorio tratta da Io, robot, adattamento cinematografico dell'omonima opera dell'autore.

Il 6 aprile 1992 moriva Isaac Asimov

Il 6 aprile 1992 moriva a New York Isaac Asimov, vittima di un arresto cardiaco conseguenza dell’Aids contratta nove anni prima. Scrittore, biochimico e divulgatore, era nato in Russia, a Petroviči, nel 1920 da una famiglia di origine ebraica. Trasferitosi ad appena tre anni negli Usa, fu poi naturalizzato americano ed è considerato uno dei padri del genere fantascientifico. A questo si avvicinò grazie alla professione dei genitori che a Brooklyn gestivano un negozio di giornali, dentro il quale Asimov era solito scorrazzare. Frequentò quindi la Columbia University, dove inizialmente si iscrisse in zoologia, salvo poi laurearsi in chimica. Accadde nel 1939. Nello stesso anno pubblicò la prima opera, Naufragio al largo di Vesta su Astounding Stories, rivista a basso costo di racconti thriller e fantascientifici. Autore tradotto e pubblicato in tutto il mondo, la sua produzione letteraria è enorme e conta circa 500 volumi, che includono anche letteratura per ragazzi e romanzi polizieschi. Noto per la capacità di scrivere ogni giorno per almeno otto ore, la fama di Asimov è legata soprattutto a tre cicli letterari, denominati delle Fondazioni, dei Robot, dell’Impero.

Le trasposizioni o i riferimenti cinematografici delle opere di Asimov

Robocop (1987), le leggi di Asimov al cinema

Asimov fu anche l’ideatore delle tre leggi della robotica, diventante nel tempo punto di riferimento per lo studio sull’intelligenza artificiale. E da cui ha tratto ispirazione Robocop, destinato a diventare un cult. Il film del 1987 porta la firma del regista Paul Verhoeven ed ha per protagonista il poliziotto Alex Murphy, interpretato da Peter Weller. Ucciso da una banda criminale, verrà trasformato in un cyborg che dovrà obbedire proprio alle leggi di Asimov. Secondo le quali un robot non può recare danno a nessun essere umano, deve obbedire agli ordini da essi impartiti e deve proteggere la propria esistenza, purché non contrasti con le prime due leggi.

Nightfall (1988), la storia del pianeta che non conosce il buio

Appena dodici mesi più tardi fu il turno di Nightfall. Ispirato al racconto dello scrittore da cui eredita il titolo, il film narra le vicende degli abitanti del pianeta Aeon, dove grazie alla luce proveniente da sei soli non cala mai la notte. La regola è interrotta una volta ogni parecchi secoli. Così una serie di congiunture astrali fa temere alla popolazione, che non conosce il buio, di trovarsi in prossimità dell’evento. Scoppia il panico, mentre gli scienziati sono impegnati a costruire un rifugio per salvarsi dalla follia generale.

L’uomo bicentenario (1999), uno dei film più celebri di Robin Williams

Al 1999 risale invece l’Uomo bicentenario, tra le pellicole più celebri di Robin Williams, si basa sull’omonimo racconto dell’autore di origini russe. Al centro della storia, Andrew, prototipo di robot positronico. Al servizio della famiglia Martin, dove viene accolto dopo un’iniziale diffidenza, finisce per stringere un solido legame con Amanda, la più piccola di casa. Sarà l’amicizia a far provare al robot emozioni inedite e impensabili.

Scrittore, biochimico e divulgatore scientifico, il 6 aprile 1992 moriva a New York Isaac Asimov, nato in Russia e naturalizzato statunitense
Un frame tratto da L’uomo bicentenario (YouTube)

Io, robot (2004), l’esperimento di convivenza tra esseri umani e robot

Ben più alto è stato il budget stanziato nel 2004 per Io, Robot, altro adattamento per il cinema ispirato all’omonima raccolta di racconti di Asimov. Ambientato a Chicago nel 2035, descrive una società in cui umani e robot vivono a stretto contatto. Quando però viene assassinato il fondatore di una nota azienda high tech, la situazione cambia radicalmente. Il caso viene, infatti, affidato al detective Del Spooner (Will Smith), per il qual il colpevole è proprio un robot, protagonista, se così fosse, di una grave violazione delle regole sancite da Asimov. Tag43 vi augura il buongiorno con la scena dell’interrogatorio tratta dal film.