Il 5 ottobre 2011 moriva a Palo Alto Steve Jobs. Informatico, programmatore e imprenditore, ha fondato la Apple – di cui è stato anche amministratore delegato -, NeXt Computer e Pixar. Della società di animazione cinematografica è stato anche azionista di maggioranza, prima che venisse comprata da Disney. Nell’aprile 1976 fondò con Steve Wozniak la Apple Computer, con sede nel garage dei genitori di Jobs. La vendita di Apple II, il secondo computer della compagnia, raggiunse il milione di dollari. A pochi giorni dalla sua quotazione in borsa, nel 1980, l’azienda valeva già 256 milioni, mentre in due settimane raggiunse il valore di 1,76 miliardi.
Dopo aver lasciato Apple nel 1984 per i dissidi con l’amministratore delegato John Sculley, con la Pixar – acquistata dalla Lucasfilm di George Lucas – produsse i primi due lungometraggi realizzati interamente in computer grafica 3D: Toy Story (1995) e A Bug’s Life (1996). Proprio nel 1996 tornò alla Apple, contribuendo in maniera decisiva ai successi dell’azienda degli anni seguenti. Fu lui a inventare iMac, il primo computer con tutte le componenti nel telaio, e iPod, il lettore musicale più venduto al mondo nel 2001. Nel 2007 lanciò iPhone, lo smartphone con schermo multitouch che ha rivoluzionato il mondo della telefonia mobile mondiale. Tre anni dopo sarebbe arrivato iPad.
Nel 2003 scoprì di avere una rara forma di tumore al pancreas, in seguito al quale sviluppò anche il diabete. Tra il 2004 e il 2009 lasciò per vari mesi l’incarico di amministratore delegato a Tim Cook, e nel 2011 morì per la recrudescenza del carcinoma nella sua casa di Palo Alto. Fece però in tempo a tenere il discorso di consegna dei diplomi all’Università di Stanford nel 2005, il famoso Stay Hungry, stay foolish: «Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Siate affamati, siate folli, perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero». Tag43 vi dà il buongiorno proprio con quel discorso.