41-bis: cos’è, cosa prevede e quanti sono i detenuti al carcere duro

I numeri della tanto discussa misura di detenzione.

41-bis: cos’è, cosa prevede e quanti sono i detenuti al carcere duro

L’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra, e lo sciopero della fame in atto del detenuto Alfredo Cospito, esponente degli anarco insurrezionalisti, ha riacceso il dibattito italiano sul 41-bis. Si tratta della più dura misura di detenzione prevista dal nostro ordinamento, comunemente definita anche come il carcere duro. Ma cosa prevede il 41-bis e quanti sono i detenuti al momento soggetti a questa condizione in Italia?

Che cos'è il 41-bis e cosa prevede per chi è in carcere: quanti sono i detenuti in Italia che si trovano in questa situazione.
Alfredo Cospito al 41 bis – (Twitter)

41-bis: cos’è e cosa prevede

Il termine 41-bis si riferisce all’articolo previsto dall’ordinamento penitenziario italiano che prevede una forma di detenzione particolarmente rigorosa. Tale condizione è stata strutturata per chi si è reso autore di reati in materia di criminalità organizzata ed ha il principale fine di impedire ai detenuti considerati più pericolosi di rimanere in contatto con le associazioni criminali di cui fanno parte. Chi è al 41-bis è soggetto all’isolamento, ha l’ora d’aria ridotta, una sorveglianza costante e un solo colloquio al mese con famiglia e avvocati, così come unica è la telefonata consentita in un mese.

Che cos'è il 41-bis e cosa prevede per chi è in carcere: quanti sono i detenuti in Italia che si trovano in questa situazione.
Prigione – (Pixabay)

Quanti e quali sono i detenuti in Italia al 41-bis

Stando agli ultimi dati aggiornati e resi disponibili del ministero della Giustizia in data 31 ottobre 2022, sono 728 i detenuti in Italia soggetti al 41-bis. Tra questi, come evidente, non rientra Matteo Messina Denaro che è sì al carcere duro ma è detenuto dal 16 gennaio 2023, giorno del suo arresto.

In base ai dati, emerge che dei 728 detenuti ben 716 sono di sesso maschile – le donne sono infatti solo 12 – e che i detenuti in regime carcerario 41-bis rappresentano l’1,3% del totale dei carcerati italiani. Nella maggior parte dei casi, chi è al 41-bis è in carcere per legami con associazioni di tipo mafioso come camorra, mafia e ‘ndrangheta.

Per quel che riguarda le strutture penitenziarie, invece, sono 12 quelle in cui sono detenuti i carcerati al 41-bis. Il carcere più importante, in tal senso, è quello che si trova a L’Aquila, ovvero la struttura nella quale è stato condotto anche Matteo Messina Denaro. Altro carcere duro molto noto è quello di Opera, Milano, nel quale è stato trasferito di recente Alfredo Cospito.