Il 30 marzo 2013 moriva Franco Califano
Il 30 marzo 2013 moriva Franco Califano. Tag43 vi augura il buongiorno con Un'estate fa, primo grande successo del cantautore.
Il 30 marzo 2013 moriva Franco Califano. Soprannominato il Califfo, è stato cantautore, produttore discografico e attore. Nel corso della carriera, ha pubblicato 32 album e ha scritto oltre 1000 tra poesie e canzoni, senza dimenticare i testi per altri artisti. Autore di molti brani diventati classici della musica italiana, ha venduto oltre 20 milioni di dischi.

Franco Califano alla conquista del mondo della musica, come autore e cantante
Nato a Tripoli, in Libia, il 14 settembre 1938 – il padre era nell’esercito italiano – da bambino ha trascorso diversi anni a Nocera Inferiore, dove la famiglia si è trasferita allo scoppio della guerra, per poi spostarsi a Roma, a conflitto ormai finito. Qui si iscrisse a un corso serale in ragioneria, in quanto, disse successivamente da amante della vita notturna non riusciva a rispettare gli orari del mattino. Nel frattempo, iniziò a scrivere poesie, concentrandosi solo in un secondo momento sulle canzoni, decisamente più remunerative. In questo periodo fece anche il suo esordio nei fotoromanzi, trasferendosi a Milano, salvo tornare a Roma, dopo qualche anno. A 19 anni si sposò con Rita Di Tommaso. Dall’unione, nacque una figlia, Silvia. Innovativo per visione e stile, catturò presto l’attenzione di diversi artisti. Il suo primo successo fu E la chiamano estate, che scrisse nel 1965 con Laura Zanin: Bruno Martino la presentò al Festival delle Rose. Appena due anni dopo, insieme a Nicola Salerno, su musiche di Umberto Bindi, mise a segno un altro successo, La musica è finita, per Ornella Vanoni. Venne il turno così di Un’estate fa poi cantata anche da Mina, con cui Califano collaborò, in due dischi. Nel 1970 firmò un contratto con CGD e, dopo due anni, pubblicò il suo primo album ‘N bastardo venuto dar sud. Al suo interno, anche Semo gente de borgata, cantato da I Vianella.
Nel 1972, però, fu arrestato – poi assolto – per possesso di stupefacenti. L’anno seguente, scrisse Minuetto, con Dario Baldan Bembo, per Mia Martini: rimase in classifica per 22 settimane consecutive e fu il 45 giri più venduto di quell’anno. Mia Martini ne realizzò poi una cover in spagnolo e una in francese. Il 1973 fu anche l’anno di Un grande amore e niente più con cui Peppino di Capri vinse il Festival di Sanremo. Ottenuto il successo come autore, riuscì a conquistarlo anche come interprete. Nel 1976, pubblicò l’album Tutto il resto è noia: furono oltre 1 milione le copie vendute. Alcuni dei brani al suo interno, oltre a quello da cui prende il titolo l’album, Me ‘nnammoro de te e Bimba Mia, sono tuttora tra i più amati dal pubblico. Talento poliedrico, Califano dal 1979 ha recitato in diversi film. Tra questi, negli Anni 80, Gardenia, Il giustiziere della mala e Due strani papà. E ancora, Viola bacia tutti nel 1998, e Questa notte è ancora nostra dieci anni più tardi. Narratore di grande fascino scrisse doversi liberi. Pienamente calato nel mondo della musica, si mise alla prova anche come produttore discografico nella Lupus Records. Lavorò, tra gli altri, con i Ricchi e Poveri, Donatella Rettore, e Gabriella Ferri. Nel 1980 pubblicò l’album …tuo Califano, l’anno dopo La mia libertà che rimase in classifica per 10 settimane.

Franco Califano, dai successi nel mondo della musica ai problemi giudiziari
Franco Califano fu nuovamente arrestato nel 1984, prelevato dai carabinieri dalla sua villa di Primavalle, con le accuse di associazione a delinquere di stampo camorristico e traffico di stupefacenti. Incarcerato nell’ambito di un maxi-blitz contro gli affiliati alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, in cui, sulla base delle dichiarazioni dei pentiti, fu coinvolto anche Enzo Tortora. Stando alle testimonianze, Califano avrebbe spacciato nel mondo spettacolo per conto di Raffaele Cutolo e Francis Turatello e avrebbe cantato a una festa dedicata allo stesso Cutolo, pagato con 250 grammi di cocaina. Tali narrazioni si rivelarono poi inventate dai pentiti. Califano fu assolto, come Enzo Tortora. In carcere, compose l’album Impronte digitali. Nel 1989, Califano partecipò al matrimonio dell’amico Diego Armando Maradona, all’epoca star del Napoli. Nel 2005 fu al Festival di Sanremo con Non escludo il ritorno scritto con Federico Zampaglione, arrivando sesto.
L’anno dopo prese parte alla terza edizione del reality show Music Farm. Impossibilitato a lavorare, per la rottura di tre vertebre, e non riuscendo a mantenersi con i diritti d’autore, nel 2010, invocò la legge Bacchelli per gli artisti in grave indigenza. A febbraio 2012, si esibì in concerto al teatro Sistina. Ad agosto dello stesso anno, in piazza San Giovanni in Laterano, nel San Giovanni Summer Village. Nel 2012, incise anche, a fini benefici, Sto a cercà lavoro, con Simone Cristicchi e il coro dei ragazzi del carcere minorile di Nisida. Le successive partecipazioni a programmi televisivi misero in evidenza le sue precarie condizioni di salute. Tenne l’ultimo concerto al Club Ueffilo di Gioia del Colle, in provincia di Bari, il 21 marzo 2013. Nove giorni dopo, il 30 marzo, Califano morì a 74 anni. Tag43 vi augura il buongiorno con il suo primo successo, Un’estate fa, eseguito nella trasmissione Il tappeto volante.