Il 3 maggio 1951 nasceva il cantante, attore, regista teatrale e conduttore televisivo Massimo Ranieri, showman a tutto tondo che oggi compie dunque 72 anni.

Dal bar di quartiere al Festival di Sanremo: gli esordi
Giovanni Calone, questo è il suo vero nome, nasce a Napoli e fin da piccolo si dà da fare svolgendo vari lavori, cimentandosi come anche cantante per gli avventori di un bar del Pallonetto di Santa Lucia. Nel 1964 viene notato dal musicista Gianni Aterrano, che comprende le grandi potenzialità canore del ragazzo: a soli 13 anni, “Gianni” (così veniva chiamato nel quartiere) incide i suoi primi 45 giri per la Zeus. Passato alla CDG, un paio di anni dopo diventa “Massimo Ranieri” e nel 1967 esordisce al Festival di Sanremo con il brano Da bambino in coppia con i Giganti, tornandoci anche l’anno successivo (in cui pubblica anche Rose rosse): diventerà un habitué della kermesse, vinta nel 1988 con Perdere l’amore. L’ultima partecipazione alla gara canora nel 2022, a 25 anni dall’ultima volta, con il brano Lettera di là dal mare, con cui si classifica ottavo vincendo il Premio della Critica Mia Martini, mentre quest’anno si è esibito all’Ariston insieme con altri due big del bel canto, Al Bano e il co-conduttore Gianni Morandi, proponendo un repertorio dei loro maggiori successi.
La carriera di attore e la passione per il repertorio musicale partenopeo
Nel 1970 pubblica il primo album ed è protagonista di Metello, avviando così la carriera parallela di attore. Nel giro di pochissimo tempo gira Incontro, Cerca di capirmi e Il faro in capo al mondo, così come il film per la televisione La sciantosa, recita al fianco di Anna Magnani: reduce dall’incontro con la grande attrice, che risveglia in lui l’anima partenopea, nel 1972 incide il suo primo album dal vivo ‘O surdato ‘nnammurato con canzoni del repertorio classico napoletano.
Musica, cinema, tv e anche teatro: un artista a tutto tondo
Nel 1974 è Salvo D’Acquisto, nella pellicola dedicata al sottufficiale dei carabinieri che si consegnò ai tedeschi per salvare 22 ostaggi civili dalla fucilazione. È in questo periodo che dallo schermo, grande e piccolo, Massimo Ranieri passa anche al palcoscenico, cimentandosi come attore teatrale: sarà protagonista di musical, così come di spettacoli della tradizione napoletana e internazionale, da Il malato immaginario a Riccardo III, fino a L’elisir d’amore. E di spettacoli teatrali diventerà anche regista di successo. Protagonista anche in tv, tra il 2014 e il 2016 sulla Rai è al timone di Sogno e son desto, varietà nato come trasposizione televisiva dell’omonimo spettacolo teatrale, che ha avuto oltre 800 repliche.

Massimo Ranieri, in tour con il one man show Tutti i sogni ancora in volo (da un verso di Perdere l’amore), con oltre 14 milioni di dischi venduti è tra gli artisti italiani che hanno venduto di più nel mondo. E pensare che la sua carriera è iniziata per caso: come ha raccontato lui stesso, da piccolo fu invitato a cantare per i turisti e, non essendo d’accordo, fu portato su uno scoglio. Non sapendo nuotare, si arrese e cantò, ottenendo il consenso del pubblico presente. Il resto è storia della nostra musica.

Tag43 vi dà il buongiorno con Se bruciasse la città, brano presentato da Massimo Ranieri a Canzonissima nel 1969.