Il 27 febbraio 2015 moriva a 83 anni Leonard Nimoy, per tutti il vulcaniano Spock della serie Star Trek. Fuori dal grande e piccolo schermo però è stato anche scrittore, poeta, fotografo e musicista. Il suo album The Way I Feel del 1968 conteneva il brano If I Had a Hammer di Pete Seeger, cantato in Italia da Rita Pavone con il titolo Datemi un martello.
Con Spock arrivò la fama mondiale
Nato a Boston nel 1931 da immigranti ebrei di lingua yiddish provenienti da Izjaslav, in Ucraina, cominciò a recitare all’età di 8 anni. A 17 il suo primo ruolo in Awake and Sing di Clifford Odets. Studiò fotografia all’Università della California, abbandonando però gli studi prima della laurea. Si diplomò al Boston College nel 1953 e conseguì un Master of Arts in Scienze dell’Educazione nonché un dottorato onorario dalla Antioch University in Ohio.

Nella sua lunghissima carriera recitò in decine di serie tv (da ricordare suoi camei in Bonanza, Perry Mason e persino in un episodio di Colombo) e film ma la fama mondiale arrivò grazie a Star Trek e al personaggio del vulcaniano dalle orecchie a punta. Panni che indossò per l’ultima volta nel 2013 in Into Darkness – Star Trek diretto da J. J. Abrams con cui aveva girato anche Star Trek nel 2009. In seguito alla cancellazione della serie originale di Star Trek dopo tre stagioni, nel 1969 Nimoy entrò nel cast della serie Missione impossibile nel ruolo dell’incredibile Paris, un agente dell’IMF con un passato da prestigiatore ed esperto di travestimenti.

La carriera da regista e i camei
Come regista, invece, firmò pellicole come Tre scapoli e un bebé con Tom Selleck, Steve Guttenberg e Ted Danson e Marito a sorpresa con Patricia Arquette e anche due episodi della saga Star Trek III – Alla ricerca di Spock del 1984 e Star Trek IV – Rotta verso la Terra del 1986. Nel marzo 2010 annunciò il ritiro dalle scene dopo aver girato l’ultimo episodio della seconda stagione di Fringe (nella terza tornerò sottoforma di cartone animato). L’anno successivo apparve nel videoclip di The Lazy Song di Bruno Mars e si concesse ancora alcuni camei vocali in Trasformers 3 e in The Big Bang Theory.
Lunga vita e prosperità: l’ultimo tweet con l’augurio vulcaniano
Da tempo affetto da una gravissima malattia ai polmoni, il 19 febbraio 2015 venne ricoverato d’urgenza all’UCLA Medical Center a causa di forti dolori al petto, venendo poi dimesso alcuni giorni dopo. Morì il 27 febbraio 2015 nella sua casa a Los Angeles all’età di 83 anni dopo aver consegnato le sue ultime parole a Twitter: «A life is like a garden. Perfect moments can be had, but not preserved, except in memory. LLAP», la vita è come un giardino: i momenti perfetti possono essere vissuti, ma non conservati, tranne attraverso i ricordi. Lunga vita e prosperità. Il saluto tipico del popolo vulcaniano.
A life is like a garden. Perfect moments can be had, but not preserved, except in memory. LLAP
— Leonard Nimoy (@TheRealNimoy) February 23, 2015

Anche Tag43 vi augura lunga vita e prosperità con una delle ultime apparizioni di Nimoy nel video di The Lazy Song di Bruno Mars.
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