Oggi 26 aprile 2023 compie 83 anni Giorgio Moroder, considerato uno dei musicisti più innovativi e influenti nell’ambito della musica elettronica e della disco music, che oggi suona ancora nei più importanti club europei. Nel corso della sua lunghissima (e straordinaria) carriera ha vinto tre Premi Oscar: uno nel 1979 per la migliore colonna sonora del film Fuga di mezzanotte, poi altri e altri due per la migliore canzone, nel 1984 con Flashdance… What a Feeling e, nel 1987, con Take My Breath Away.

Da Ortisei a Berlino, Donna Summer e il “suono del futuro”
Nato a Ortisei, in Val Gardena, il 26 aprile 1940, imparò a suonare la chitarra da adolescente, entrando a far parte di diversi complessi, come si diceva all’epoca. Nel 1967 si stabilì a Berlino, iniziando a scrivere canzoni per se stesso e altri artisti. Dopo una partecipazione al Cantagiro, ottiene un discreto successo con il brano Son of My Father, per poi avviare una fortunata collaborazione con il paroliere Pete Bellotte: insieme i due scrissero Love to Love You Baby, prima hit di Donna Summer. E questo ci porta a un curioso aneddoto: nel 1977 i tre si trovavano nei celebri Hansa Tonstudio di Berlino per registrare I Feel Love, nello stesso periodo in cui Brian Eno e David Bowie stavano lavorando all’album Heroes, uno dei più famosi della discografia del Duca Bianco. Moroder fece ascoltare I Feel Love a Eno, che pochi attimi dopo si rivolse a Bowie dicendogli: «Ho sentito il suono del futuro». Sempre nello stesso anno, il musicista italiano ottenne ottimi riscontri il progetto Munich Machine (tra le hit Get on the Funk Train) e pubblicò il singolo From Here to Eternity, tra i più noti del suo repertorio.
Un genio musicale da Premio Oscar: le sue tre statuette
Noto per l’uso del sintetizzatore e per le colonne sonore, nel 1978 Moroder curò quella del film Fuga di mezzanotte che gli valse (grazie in particolare al brano Chase) il suo primo Oscar. Non sarebbe rimasto il solo: negli Anni Ottanta lavorò alle musiche di Flashdance e Top Gun, grazie a cui ottenne altre due statuette, e poi di American Gigolò (Call Me incisa dai Blondie il tema principale) e Scarface.

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Le tante collaborazioni di una carriera infinita
Al tempo stesso fondatore e innovatore dell’elettronica, nel corso della carriera Moroder ha composto la musica per le Olimpiadi di Los Angeles del 1984 e per i Giochi di Seul del 1988, poi per il campionato mondiale di calcio di Italia 90 scrisse la canzone To Be Number One, che Edoardo Bennato e Gianna Nannini reinterpretarono (riscrivendone il testo) in Un’estate italiana. “Notti magiche”, per intenderci, anche se non si chiama così. Moroder ha inoltre collaborato con numerosi artisti. Oltre alla già citata “Queen of Disco” Donna Summer, della lunga lista fanno parte Barbra Streisand, Freddie Mercury, Britney Spears, Janet Jackson, Nina Hagen e il già citato David Bowie: i due scrissero insieme Cat People (Putting Out Fire).
L’omaggio dei Daft Punk con Giorgio by Moroder
E poi ci sono di Daft Punk, che nel 2013 lo omaggiarono con il brano Giorgio by Moroder – inserito nel disco Random Access Memories – in cui è presente la voce dello stesso Moroder registrata durante un’intervista in cui parlava di sé e del suo sogno di diventare un grande compositore e musicista: “My name is Giovanni Giorgio, but everybody calls me Giorgio”.
Il brano ha innegabilmente contribuito alla rinascita artistica di Moroder, che nel 2015 ha dato alle stampe la sua (finora) ultima fatica discografica Déjà Vu, primo album a distanza di 30 anni dall’uscita di Innovisions e di Philip Oakey & Giorgio Moroder, pubblicati entrambi nel 1985. Oggi, apprezzato dai giovanissimi che ne riconoscono l’enorme eredità artistica, si esibisce ancora nei principali club e festival del mondo.
Tag43 vi dà il buongiorno con Flashdance… What a Feeling, brano con cui Moroder ha vinto uno dei suoi tre Oscar.