Il 25 marzo 2012 moriva Antonio Tabucchi

Redazione
25/03/2022

Il 25 marzo 2012 moriva lo scrittore Antonio Tabucchi. Tag43 vi augura il buongiorno con il finale del film Sostiene Pereira con Marcello Mastroianni.

Il 25 marzo 2012 moriva Antonio Tabucchi

Il 25 marzo 2012 moriva lo scrittore Antonio Tabucchi. Nato a Pisa il 24 settembre 1943, Antonio, all’anagrafe Antonino, Tabucchi, è considerato il massimo esperto e critico di Fernando Pessoa. Di cui con la moglie Maria José de Lancastre ha tradotto in italiano molte opere. Nella sua fortunata carriera di scrittore, ha pubblicato numerosi libri tra cui Sostiene Pereira.

Antonio Tabucchi “innamorato” del Portogallo e delle opere di Pessoa

Nato a Pisa, ma cresciuto in un borgo vicino, Vecchiano, nella casa dei nonni, Antonio Tabucchi, già all’epoca degli studi universitari, effettuò vari viaggi in Europa, sulle tracce dei libri più amati scopertinella biblioteca dello zio materno. Fu proprio nel corso di un soggiorno a Parigi, che entrò in contatto con il lavoro di Fernando Pessoa. Galeotto fu un libro trovato su una bancarella: il poema Tabacaria (Tabaccheria), firmato da Pessoa con il nome Álvaro de Campos e tradotto in francese da Pierre Hourcade. Fu un vero colpo di fulmine. Così partì per Lisbona. Sin dal primo viaggio, Tabucchi si innamorò della città e del Paese. Decise, dunque, di studiare la lingua. All’università di Pisa ottenne una borsa di studio. A Lisbona, fu ospitato presso la foresteria di Casa Italia. Si laureò nel 1969, con una tesi sul surrealismo in Portogallo. Perfezionatosi poi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, nel 1973 ottenne un incarico da docente di lingua e letteratura portoghese a Bologna.

Il 25 marzo 2012 moriva lo scrittore Antonio Tabucchi
La statua di Fernando Pessoa, opera di Lagoa Henriques, a Lisbona (Getty Images)

Dalla docenza ai libri: quando Antonio Tabucchi diventò scrittore

Nello stesso anno in cui ottenne la docenza a Bologna, scrisse il suo primo libro, Piazza d’Italia, pubblicato due anni dopo, rilettura della storia dal punto di vista dei perdenti. Nel 1978, fu chiamato come docente all’ateneo di Genova e pubblicò Il piccolo naviglio. La scrittura si fece rapidamente occupazione centrale della sua vita. Vi si dedicò con dedizione. E passione. Nel 1981 diede alle stampe Il gioco del rovescio e altri racconti, due anni dopo Donna di porto Pim. Il primo romanzo a fargli conquistare l’attenzione del grande pubblico fu Notturno indiano, uscito nel 1984, da cui, nel 1989 trasse un film Alain Corneau. Il 1985 fu l’anno di Piccoli equivoci senza importanza, il 1986 de Il filo dell’orizzonte. Tra i temi ricorrenti, la ricerca di sé. Direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Lisbona dal 1985 al 1987, non distolse l’attenzione dalla letteratura. Nel 1987, firmò I volatili del Beato Angelico e Pessoana Mínima. Ottenne, inoltre, in Francia il Prix Médicis, per il miglior romanzo straniero con Notturno indiano. Il decennio si chiuse con gli atti unici Il signor Pirandello è desiderato al telefono e Il tempo stringe, riuniti ne I dialoghi mancati. L’anno seguente fu insignito dell’Ordine Do Infante Dom Herique dal presidente della Repubblica portoghese e fu nominato Chevalier des Arts et des Lettres dal governo francese. Gli Anni 90 si aprirono con Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa e L’angelo nero. Nel 1992, in portoghese, scrisse Requiem, poi tradotto in italiano. Nello stesso anno, anche Sogni di sogni.

Il 25 marzo 2012 moriva lo scrittore Antonio Tabucchi
Antonio Tabucchi (foto da YouTube)

Antonio Tabucchi e il grande successo del libro Sostiene Pereira

Il 1994 fu l’anno de Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa e di Sostiene Pereira. Quest’ultimo libro, suo lavoro più noto, gli regalò grande notorietà e molte soddisfazioni. Vinse il Premio Super Campiello, il Premio Scanno, il Premio Jean Monnet per la Letteratura Europea, e arrivò finalista all’International IMPAC Dublin Literary Award. L’anno successivo, Roberto Faenza ne fece un film. Nel cast, Marcello Mastroianni nei panni di Pereira e Daniel Auteuil in quelli del dottor Cardoso. La vicenda è ambientata a Lisbona nel 1938, sotto il regime salazarista. Pereira è un giornalista mediocre e solitario, che dirige la rubrica culturale del quotidiano del pomeriggio Lisboa. L’incontro con il giovane di origini italiane Francesco Monteiro Rossi, impegnato politicamente, finisce per cambiare il suo sguardo sulla vita. Tale amicizia e la conoscenza con il dottor Cardoso, medico direttore della clinica talassoterapica di Parede lo spingono a prendere coscienza del regime in cui vive. L’uccisione di Monteiro Rossi sarà la scintilla per una vera rivoluzione. Il “pigro” Pereira diventerà così un eroico oppositore della dittatura.

Il 25 marzo 2012 moriva lo scrittore Antonio Tabucchi
Marcello Mastroianni in una scena del film “Sostiene Pereira” (foto da YouTube)

Dopo Sostiene Pereira, Antonio Tabucchi, tra vita e libri

A Sostiene Pereira seguirono poi La testa perduta di Damasceno Monteiro, basato su un fatto di cronaca. E ancora, Marconi, se ben mi ricordo, L’Automobile, la Nostalgie et l’Infini. Nel 1998 ottenne il Premio Nossack dall’Accademia Leibniz. Seguirono Gli Zingari e il Rinascimento, nonché Ena poukamiso gemato likedes (Una camicia piena di macchie. Conversazioni di A.T. con Anteos Chrysostomidis), pubblicato ad Atene. Nel 2002, con Si sta facendo sempre più tardi, pubblicato l’anno prima, conquistò il premio France Culture per la letteratura straniera. Pubblicò poi, Tristano muore, monologo di un ex partigiano in agonia. Tabucchi si divise tra la Toscana, dove insegnò all’università di Siena, e Lisbona, dove viveva sei mesi l’anno. Non mancò di collaborare con testate giornalistiche come Corriere della Sera e El País senza trascurare il blog del gruppo del Cantiere – in cui figuravano tra gli altri, Oliviero Beha, Giulietto Chiesa, Achille Occhetto – e la rivista Latinoamerica. Malato di cancro, morì nel 2012, nella “sua” Lisbona. Tag43 vi augura il buongiorno con il finale del film Sostiene Pereira, con Marcello Mastroianni.