Il 24 giugno 1947 l’aviatore statunitense Kenneth A. Arnold, mentre volava su un aereo CallAir -2 per un’attività di ricerca e ricognizione, osservò nove strani oggetti volanti che emanavano luci intermittenti nelle vicinanze del monte Rainier (Washington). Fu il primo avvistamento Ufo ad avere un’ampia risonanza mediatica e Arnold divenne così, suo malgrado, il precursore dell’ufologia moderna. Dopo l’avvistamento, che secondo il sociologo francese Pierre Lagrange ha dato origine alla «più formidabile controversia parascientifica del XX secolo», Arnold atterrò a Yakima dove fece un normale rapporto all’Amministrazione dell’Aeronautica Civile. Quando sulla via del ritorno si fermò a Pendleton (in Oregon) per far rifornimento, raccontò la sua storia a un gruppo di curiosi fra cui vi erano anche dei giornalisti. Diversi anni più tardi Arnold aggiunse che il moto degli oggetti «era irregolare, come un piattino lanciato sull’acqua». Da qui fu coniato il termine di “flying saucers” (letteralmente “piattini volanti”).
Kenneth Arnold divenne una celebrità per gli ufologi
Per l’avvistamento del 24 giugno 1947 furono avanzate diverse spiegazioni. L’astronomo Donald Menzel parlò di un miraggio mentre il giornalista scientifico Philip J. Klass di un gruppo di meteore. È stato anche ipotizzato che potesse trattarsi di un gruppo di aerei ad ala volante in volo sperimentale. Una cosa è certa: da quel giorno, Arnold divenne una celebrità; rilasciò parecchie interviste, scrisse articoli e venne anche spedito da un editore a Tacoma per investigare su un altro caso di avvistamento Ufo, il cosiddetto incidente di Maury Island. A partire dagli Anni 60 si allontanò da quel mondo, tuttavia nel 1977 partecipò al Primo Congresso Internazionale di Ufologia tenutosi a Chicago in occasione del trentennale dell’avvistamento di cui era stato protagonista.

L’incidente di Roswell e il moltiplicarsi degli avvistamenti
Nel 1947 e negli anni immediatamente successivi si registrarono numerosi altri avvistamenti, tra cui l’incidente di Roswell nel luglio del 1947, l’incidente di Thomas Mantell nel gennaio del 1948, l’avvistamento di Lubbock del 1951 (considerato il primo di massa) e il carosello di Washington del 1952. Dapprima limitati prevalentemente al continente americano, nel 1954 diventarono un fenomeno mondiale continuando a verificarsi in tutti i continenti e in diverse nazioni.
Le aperture del Pentagono e il video trasmesso a Capitol Hill
Il 26 giugno 2021 il Pentagono ha presentato un rapporto su “fenomeni aerei non identificati”, denominati UAP, Unidentified aerial phenomena, ammettendo per la prima volta il fenomeno. Lo studio non è arrivato a conclusioni definitive lasciando aperta l’ipotesi di attività aliena. Un mese fa invece si sono tenute le prime audizioni parlamentari pubbliche sugli Ufo a Capitol Hill. Protagonista una sottocommissione dell’Intelligence Committee della Camera dei deputati di Washington. Sugli schermi nell’aula è stato proiettato il video finora top secret di uno dei tanti fenomeni a caccia di risposte: un oggetto sferico che sfreccia a fianco di un FA-18.
La Nasa ha dato il via a una ricerca scientifica sugli Uap
Recentemente la Nasa ha affidato a un team l’esame scientifico degli Uap. I lavori inizieranno in autunno. L’agenzia non fa parte della Unidentified Aerial Phenomena Task Force del Dipartimento della Difesa Usa o del suo successore, l’Airborne Object Identification and Management Synchronization Group. Tuttavia si è coordinata con il governo su come applicare gli strumenti scientifici per far luce sulla natura e l’origine di fenomeni aerei non identificati.
Per l’occasione, Tag43 vi dà il buongiorno con Extraterrestre di Eugenio Finardi del 1978.