Oggi 23 febbraio è il compleanno di Simona Molinari, raffinata cantautrice pop-jazz che vanta collaborazioni con artisti come Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Fabrizio Bosso e Roy Paci.

Le partecipazioni a Sanremo come concorrente e ospite
Nata a Napoli nel 1983 ma cresciuta a L’Aquila dove si è diplomata al conservatorio, nel corso della sua carriera Simona Molinari ha portato i suoi spettacoli nei jazz club e nei teatri più importanti: dal Blue Note di New York e Tokyo all’Estrade di Mosca. In Italia è nota al grande pubblico per aver partecipato due volte come concorrente al festival di Sanremo: nel 2009 nella categoria Giovani con il brano Egocentrica (interpretata nella terza serata in duetto con Ornella Vanoni con cui tornerà a collaborare nel 2010 nel singolo Amore a prima vista) e nel 2013 tra i big in coppia con il jazzista newyorkese Peter Cincotti con il brano La Felicità. L’anno successivo torna sul palco dell’Ariston duettando con Renzo Rubino nella serata dedicata alle cover con Non Arrossire di Giorgio Gaber, mentre nel 2020 accompagna Raphael Gualazzi in E se domani. Sempre nel 2013 interpreta Maria Maddalena nel musical Jesus Christ Superstar accanto a Ted Neeley, ai Negrita e Shel Shapiro al Teatro Sistina di Roma. Dal teatro passa al cinema: nel 2019 infatti è co-protagonista di C’è Tempo di Walter Veltroni.

Grazie a Petali la targa Tenco come miglior interprete
Simona Molinari ha all’attivo sei dischi: Egocentrica, Croce e delizia, Tua, Dr. Jekyll Mr. Hyde, Casa mia e Petali uscito nel 2022 grazie al quale ha vinto la Targa Tenco come migliore interprete. Tag43 la festeggia dandovi il buongiorno con Portate gli uomini dal disco Croce e Delizia. «È il primo brano che cantavo durante il tour di Jekyll & Hyde, il musical del quale sono stata protagonista tra il 2007 e il 2008», scrive Molinari sul suo blog. «Nel musical ero la prostituta apparentemente cinica e venale che nasconde un animo riservato e ancora romantico. Quel musical e quel personaggio hanno rappresentato un momento molto importante della mia crescita artistica».