Il 21 marzo 2012 moriva Tonino Guerra
Il 21 marzo 2012 moriva Tonino Guerra. Tag43 vi augura il buongiorno con un estratto da Tempo di viaggio, documentario diretto insieme al regista russo Andrej Tarkovskij.
Il 21 marzo 2012 moriva Antonio Guerra, detto Tonino, poeta, scrittore, sceneggiatore. Nato a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, il 16 marzo 1920, ultimo di quattro figli, Tonino Guerra si iscrisse all’università a Venezia, poi si trasferì a Urbino, alla Facoltà di Magistero, seguendo il corso di laurea in Pedagogia. Appassionato di pittura sin da ragazzo, all’epoca degli studi universitari non pensava alla poesia, né alla sceneggiatura. Negli anni, ha lavorato con alcuni tra i più grandi nomi del cinema, da Michelangelo Antonioni a Federico Fellini.

Tonino Guerra e la poesia, dal campo di concentramento ai Premi letterari
Ad agosto del 1944, tornato a casa dopo la sessione estiva degli esami universitari. Fu fermato dai fascisti, e considerato avverso al regime, detenuto a Forlì e di qui a Fossoli, da cui fu deportato in Germania e rinchiuso in un campo d’internamento a Troisdorf. Fu per i compagni di prigionia che gli chiedevano di recitare per loro qualcosa in dialetto che cominciò a improvvisare poesie. Alla fine della guerra, nel 1945, tornò in Italia e l’anno dopo sostenne l’esame di laurea. Dal campo di prigionia aveva portato con sé le sue poesie, che un compagno aveva trascritto per lui. Le fece leggere a Carlo Bo e, forte del suo apprezzamento, decise di pubblicarle. Intitolò la raccolta I scarabocc (Gli scarabocchi). Bo firmò la prefazione. A Santarcangelo, divenne un riferimento per i giovani poeti, che si riunirono in un gruppo spontaneo intorno a lui. Nel 1950 vinse il Premio Emilia al Premio letterario Cattolica. E due anni dopo, pubblicò un romanzo breve, La storia di Fortunato, nella collana Einaudi I gettoni, diretta da Elio Vittorini. Fu l’inizio di un lungo sodalizio tra i due.

Non solo poesia, Tonino Guerra tra sceneggiatura e arte
Un anno dopo essersi sposato con Paola Grotti – dall’unione nacquero due figli – nel 1953 si trasferì a Roma, dove iniziò a lavorare come sceneggiatore. Fu una carriera fortunata. Nel corso degli anni collaborò con maestri come Michelangelo Antonioni, con cui ottenne la candidatura al premio Oscar nel 1967 per il film Blow-Up. E ancora, con Francesco Rosi, Federico Fellini, i fratelli Taviani e molti altri. Furono oltre venti i film scritti negli Anni 70. Vari i libri. Nel 1974 firmò la prima sceneggiatura per Fellini, Amarcord. L’anno dopo, in un viaggio in Russia, conobbe Eleonora Kreindlina. Se ne innamorò e, sciolto il precedente matrimonio, la sposò nel 1977. Nei soggiorni in Russia, riscoprì l’amore per la pittura, attività che divenne centrale a partire dagli Anni 80. Continuò comunque il suo lavoro come sceneggiatore. Nel 1983, per il regista russo Andrej Tarkovskij scrisse Nostalghia. Poi, lavorò con Rosi per Carmen, nel 1984, e, negli anni, con i fratelli Taviani per La notte di San Lorenzo, Kaos, Good Morning Babilonia e Il sole anche di notte. Ancora con Fellini per Ginger e Fred nel 1986. Successivamente, con Theo Anghelopoulos e, di nuovo, con Michelangelo Antonioni. A fine Anni 80, lasciò Roma e si stabilì a Pennabilli, centro dell’Appennino riminese, dove creò numerose installazioni artistiche a comporre i cosiddetti Luoghi dell’anima, quali L’Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L’Angelo coi baffi e, grazie al lavoro dello scultore Giovanni Urbinati, Il Giardino pietrificato. La sua opera L’albero della chiarezza, è invece a Forlì, nei Giardini Orselli. A farlo conoscere al grande pubblico è stato anche il lavoro come testimonial della catena di negozi UniEuro, nel 2001, in cui recitava la frase, divenuta tormentone, «Gianni, l’ottimismo è il profumo della vita!». Nel 2010, a 90 anni, ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Nello stesso anno, anche il Sigillum Magnum dall’Università di Bologna. Si è spento dieci anni fa, il 21 marzo 2012, nella Giornata Mondiale della Poesia. Tag43 vi augura il buongiorno con un video tratto da Tempo di viaggio, documentario del 1983, firmato da Tonino Guerra e dal regista russo Andrej Tarkovskij.