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Guten Tag

Il 20 dicembre 1991 moriva Walter Chiari. Comico e mattatore, ma anche talento “selvaggio”, fu uno dei volti del boom economico. Tag43 vi dà il buongiorno con l’ultima apparizione tv con Wilma De Angelis.

20 Dicembre 2021 08:0720 Dicembre 2021 08:10 Redazione
walter chiari moriva il 20 dicembre 1991: guten tag

Il 20 dicembre 1991 moriva a Milano Walter Chiari, uno dei più grandi comici e mattatori italiani. Nato a Verona da genitori pugliesi emigrati al Nord, a soli otto anni si trasferì con la famiglia a Milano che divenne la sua città d’adozione. Il debutto sulle scene quasi per caso nel 1940. Al teatro Olimpia di Milano (oggi scomparso) salì sul palco spinto dagli amici per sostituire un comico malato. Imitando un balbuziente inventò la scena della ‘ghiacciata’ destinata a divenire un suo cavallo di battaglia anche in televisione. Dopo aver calcato le scene in provincia, nel 1943 con lo sbarco degli alleati, mentre cominciava la Resistenza, Chiari fece ritorno in città. Arruolatosi nella X Mas, collaborò alla rivista L’Orizzonte e con Radio Tevere di Milano, la voce della repubblica di Salò. Tutti dettagli che però l’artista cercò sempre di occultare.

L’amore odio per la televisione «occhio di vetro, freddo, freddissimo»

Nel Dopoguerra arrivò il successo a teatro. Campione di incassi con spettacoli comici, sapeva stregare il pubblico con le sue doti da mattatore. Anche all’estero. Fu infatti l’unico italiano a debuttare a Broadway nel 1961 con la commedia musicale The gay Life. Walter Chiari incarnò uno dei simboli del Boom economico diventando volto televisivo con i varietà degli Anni 50. Anche se con la tv ebbe sempre un rapporto di amore e odio. «Sapeste la difficoltà di far ridere guardando un tubettino nero con quell’occhio di vetro, freddo, freddissimo», ripeteva nelle interviste.

Il cinema, tra successi e occasioni mancate

Sebbene non popolare quanto altri attori della sua generazione, tra tutti Alberto Sordi, recitò in oltre 100 film. Tra questi Bellissima (1951) di Luchino Visconti, al fianco di Anna Magnani. Anche se il suo curriculum cinematografico fu costellato più da rinunce e occasioni mancate che da successi. Dino Risi per esempio lo aveva scelto per Il Sorpasso, ma Chiari rifiutò il ruolo che andò a Vittorio Gassman. Nel 1964 con Risi girò però Il giovedì. Federico Fellini invece gli fece un provino per La strada ma, forse per pressioni della produzione, gli preferì Richard Basehart. «Quella fu l’unica vera batosta che il cinema mi abbia mai dato», ricorderà Chiari molti anni dopo. All’estero recitò in varie pellicole tra cui il Falstaff (1965) di Orson Welles, The little hut (1957; La capannina) di Mark Robson e They’re a weird mob (1966; Sono strana gente) di Michael Powell, girato in Australia. Sul set conobbe Alida Chelli, che sposò pochi anni dopo. Tra le sue più celebri conquiste, accreditate dalla stampa scandalistica, Ava Gardner, Lucia Bosè, Elsa Martinelli, la cantante Mina e la principessa Maria Gabriella di Savoia.

walter chiari moriva il 20 dicembre 1991
Walter Chiari con Linda Gaye Scott a Venezia (Getty Images).

L’arresto per spaccio, l’assoluzione e lo scandalo del 1984

Nel 1970 la sua carriera conobbe la prima battuta d’arresto a causa della droga. Dal maggio all’agosto di quell’anno fu incarcerato a Regina Coeli per spaccio. In prigione seppe della nascita del figlio Simone Annichiarico. Al processo, un anno dopo, fu assolto da quell’accusa e condannato con la condizionale per la sola detenzione di sostanze stupefacenti. Nel caso venne coinvolto anche l’amico Lelio Luttazzi. Fu un colpo pesante per la sua carriera televisiva. Dalla Rai fu costretto a “traslocare” nelle nascenti televisioni private come Tele Alto Milanese e Antenna Tre. Nel 1984 lo colpì un nuovo scandalo. Il suo nome fu citato dal pentito Giovanni Melluso in relazione a un’inchiesta sul traffico di droga nel mondo dello spettacolo in cui restarono coinvolti anche Franco Califano e, in precedenza, Enzo Tortora. Sebbene prosciolto, chiuse definitivamente con la televisione. Ridottosi a vivere in solitudine al residence Siloe alla periferia di Milano, Chiari fu trovato morto davanti al televisore acceso, nella notte tra il 20 e il 21 dicembre 1991. A stroncarlo un infarto. L’ultima ospitata in tv su Telemontecarlo, A pranzo con Wilma con Wilma De Angelis, puntata registrata il 18 dicembre 1991 e mai andata in onda. «Era un caro ragazzo», scrisse di lui Dino Risi, «anche quando era quasi vecchio. Amico di tutti e amico sincero, innamorato dell’amore. Capace di lasciare un film per raggiungere la donna amata dall’altra parte del mondo. Generoso (morì povero), volle che fosse scritto sulla sua tomba: ‘Non preoccupatevi, è solo sonno arretrato’. Parlava, parlava, e, a differenza di quelli che parlano, parlano, diceva anche delle cose intelligenti. Adesso sta lassù (o laggiù) nel girone dei comici, con Petrolini, Totò, Macario, Dapporto, Peppino De Filippo, Tognazzi, Chaplin, Stanlio e Ollio, Keaton e tanti altri. E si faranno, spero, delle matte risate».

Tag43 vi dà il buongiorno con l’ultima apparizione in tv con Wilma De Angelis.

 

 

 

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