Un anno fa, il 2 febbraio 2022, ci lasciava una delle più grandi interpreti del nostro cinema: Monica Vitti. Nata a Roma il novembre 1931, Maria Luisa Ceciarelli (il nome d’arte è un omaggio alla madre Adele Vittiglia) era cresciuta in Sicilia, dove la famiglia si era trasferita per seguire il padre ispettore al commercio. Affascinata dalla recitazione fin dall’adolescenza, nel 1953 si era diplomata all’Accademia d’arte drammatica di Silvio d’Amico, per poi debuttare al cinema due anni dopo, con un piccolo ruolo in Adriana Lecouvreur.

Il legame con Antonioni e la notorietà internazionale
Dopo un paio di altre parti di secondo piano fu notata da Michelangelo Antonioni, con il quale intrecciò una relazione artistica e sentimentale. Il regista ne fece la sua musa, rendendola protagonista della cosiddetta “tetralogia dell’incomunicabilità”: L’avventura (1960), La notte (1961), L’eclisse (1962) e Deserto rosso (1964). Ottenuta notorietà internazionale, nel 1968 Monica Vitti fu nominata presidente della giuria al Festival del cinema di Cannes; quando le contestazione del Maggio francese raggiunsero la kermesse, si dimise dal suo incarico imitata da Louis Malle, Roman Polański e Terence Young.
Dal dramma alla commedia, la svolta con La ragazza con la pistola
Sempre nel 1968 ecco la svolta dal dramma alla commedia, come protagonista de La ragazza con la pistola di Mario Monicelli. Negli Anni70 dominò la scena cinematografica italiana, lavorando con Dino Risi, Ettore Scola, ma anche con Luis Buñuel con cui nel 1974 girò Il fantasma della libertà. Memorabile in coppia con Alberto Sordi in Polvere di stelle (1973). Poi nel decennio successivo diradò le apparizioni: nel 1988, Le Monde commise una clamorosa gaffe pubblicando in prima pagina la notizia della sua morte, “avvenuta per suicidio con barbiturici”. L’attrice, con grande senso dell’umorismo, smentì la notizia ringraziando il quotidiano per averle allungato la vita.

L’addio alle scene nel 1992: i successi di una straordinaria carriera
Leone d’oro alla carriera nel 1995, Monica Vitti in totale ha conquistato cinque David di Donatello, 12 Globi d’oro e tre Nastri d’argento. Si era ritirata dalle scene nel 1992, con l’ultimo ruolo nel film tv Ma tu mi vuoi bene?. Poi una forma di Alzheimer l’aveva isolata dal mondo, anni durante i quali è stata protetta dal marito e regista Roberto Russo (si erano conosciuti sul set di Flirt nel 1983). Tag43 vi dà il buongiorno con I crauti, canzone presentato a Canzonissima nel 1972.
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