Il 18 gennaio di 86 anni fa, nel 1936, moriva Joseph Rudyard Kipling, scrittore britannico che vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1907, a soli 41 anni: fu il più giovane a farlo, e il primo di lingua inglese. È stato uno dei più popolari scrittori dell’Impero Britannico tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, capace di produrre una serie di racconti fantastici che ancora oggi affascinano ragazzini ma pure lettori adulti, tra gusto dell’avventura, natura selvaggia e magia, fino a diventare un elemento importante per la nascita della fantascienza. Dopo la morte, nel 1936, le sue ceneri sono state interrate nell’Abbazia di Westminster, insieme ai più grandi d’Inghilterra.

Classici senza tempo come il romanzo Capitani coraggiosi
Tra le sue opere più famose, considerate ancora oggi dei grandi classici senza tempo, ci sono Il libro della giungla (The Jungle Book, 1894; The Second Jungle Book, 1895); i romanzi Capitani coraggiosi (1897), Kim (1901); le Storie proprio così (1902); i racconti come L’uomo che volle essere re (1888), le poesie tipo Mandalay (1890), Gunga Din (1890), Se (If, circa 1895), Il fardello dell’uomo bianco (The White Man’s Burden: The United States and the Philippine Islands, 1899), in cui esalta il concetto di superiorità della razza bianca, chiamata a civilizzare le popolazioni arretrate, Gli dei delle intestazioni del quaderno (The Gods of the Copybook Headings, 1919).

Ritenuto a lungo il cantore dell’Imperialismo britannico
Proprio per certe sue convinzioni, Kipling è stato a lungo ritenuto il cantore dell’Imperialismo britannico, che esaltava il concetto dell’uomo bianco chiamato a portare la civiltà dove invece regnava la barbarie: un approccio che si giustificava col fatto che lo scrittore avesse una fede solida nella missione imperialistica dell’Inghilterra, perché la credeva capace di amare e rispettare le nazioni e i popoli sottomessi.

Il libro della giungla e la trasposizione cinematografica Disney
Il suo libro probabilmente più famoso, grazie anche alle tante trasposizioni cinematografiche che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico, tra cui il film d’animazione Disney, c’è Il libro della giungla: una raccolta di storie, in cui i personaggi sono animali, come la tigre Shere Khan e l’orso Baloo, anche se uno dei protagonisti è il ragazzo o “cucciolo d’uomo” Mowgli, cresciuto nella giungla assieme ai lupi. L’opera tratta i temi dell’abbandono, che ritorna anche nell’infanzia di Kipling, oltre a quelli della legge e della libertà, ripercorrendo gli archetipi umani in forma animale. Il libro è stato anche influente nel movimento scout.
Tag43 vi dà il buongiorno con una scena de Il libro della giungla, il film Disney, con una iconica canzone.