Il 16 settembre 1977 si spegneva nella sua casa di Parigi Maria Callas, la Divina. Nata Kalogeropoulos a New York nel 1923 da emigrati greci, alla nascita venne rifiutata dalla madre che non la volle vedere per giorni perché dopo la morte del secondogenito desiderava un maschio. Maria non sarà mai accettata fino in fondo. A lei è sempre stata preferiva la primogenita Maria Yakinthy, detta Jackie (quasi uno scherzo del destino). Maria si avvicina alla musica classica e all’opera e incide un’aria della Madama Butterfly dopo aver vinto un concorso. Quando però i genitori si separano, la madre porta le due figlie ad Atene. Maria Callas continua a cantare, esibendosi anche per i nazisti, riscuotendo un discreto successo. Alla fine della Seconda Guerra mondiale viene accusata di essere una collaborazionista. Per questo perde il lavoro e torna a New York. La prima occasione vera però arriva dall’Italia: Maria Callas è chiamata in Italia per esibirsi all’Arena di Verona con la direzione di Tullio Serafin. Alla Fenice di Venezia sostituisce una soprano nei Puritani di Bellini ed è un successo. Lo stesso accade alla Scala dove sostituisce la regina Renata Tebaldi nell’Aida.
La relazione con Onassis
Nel frattempo, Callas sposa Giovanni Battista Meneghini, imprenditore veneto che diventerà suo agente, e perde peso. Da 100 chili passa a 54. Cambia il look facendosi aiutare dalla stilista Biki. Nel 1954 la consacrazione con la Traviata diretta da Luchino Visconti. A un ballo in maschera a Venezia conosce Aristotele Onassis che invita lei e il marito in crociera sul suo yacht, il Cristina. L’incontro che cambierà la sua vita per sempre. Il magnate greco invita lei e il marito sul suo yacht, il Cristina, per una crociera. È la fine del matrimonio con Meneghini e l’inizio della relazione con Onassis. Nel 1968 l’armatore la lascia per sposare per interessi economici Jacqueline Kennedy. Un colpo dal quale Callas non si riprenderà mai più.
L’amore impossibile per Pasolini
Successivamente lavora con Pier Paolo Pasolini, suo amore impossibile, interpretando Medea. La soprano si illude di poter consumare quella relazione platonica fatta di viaggi e di lettere in cui lei si firma «Maria fanciullina» e lui scrive «sei come una pietra preziosa». Quando Ninetto Davoli si sposa, crede che sia arrivato il suo momento e che l’amico la sposerà. Ma la disperazione dell’intellettuale per l’abbandono è troppo forte. E lei non può stargli vicino come vorrebbe. La loro relazione finisce lì. Lui viene ucciso il 2 novembre 1975. Nello stesso anni muore Onassis. Lei, sola, a Parigi morirà due anni dopo. Per sua volontà le sue ceneri vengono disperse nell’Egeo. Tag43 vi dà il buongiorno con una delle arie più famose interpretate dalla Divina: Casta Diva dalla Norma di Bellini.