Il 16 settembre 1987 veniva registrato lo scherzo della lavatrice a Mario Magnotta
Il 16 settembre 1987 veniva registrato lo scherzo della lavatrice a Mario Magnotta. Tag43 vi dà il buongiorno con la telefonata che rese il bidello aquilano un fenomeno virale pre-social.
Oggi, nell’epoca dei social, basta poco per diventare virale. Mario Magnotta ci riuscì, senza volerlo, in tempi in cui Internet non era nemmeno all’orizzonte, in cui gli unici social network erano i bar, in cui i gruppi WhatsApp non esistevano, perché al massimo ci si poteva chiamare al telefono di casa. Gli scherzi, invece, sono sempre esistiti. Ed è proprio a causa di una burla telefonica, messa in atto da due ex allievi dell’istituto tecnico commerciale in cui lavorava come bidello, e registrata il 16 settembre 1987, che Magnotta diventò famoso.
Tutto nacque dalla separazione di Magnotta
Mario Magnotta aveva iniziato a lavorare come bidello dell’istituto tecnico commerciale Luigi Rendina dell’Aquila nel 1960. Venuti a conoscenza della separazione di Magnotta, i due ex allievi Antonello De Dominicis e Maurizio Videtta decisero di fargli uno scherzo telefonico, incentrato sulla lavatrice: era stato lo stesso Magnotta a confidare (incautamente, con il senno di poi) ai due ragazzi di aver chiesto all’ex moglie la restituzione dell’elettrodomestico acquistato qualche anno prima.
La registrazione delle telefonate le musicassette
Ai tempi della scuola, De Dominicis e Videtta avevano già fatto vari scherzi telefonici a Magnotta. Ma in questo caso ci fu un’escalation, per così dire: spacciandosi per diversi personaggi, fecero credere al bidello di non aver perfezionato l’acquisto della lavatrice, a causa di crediti e debiti incrociati tra fornitori e rivenditori dell’Aquilano. Non solo: lo convinsero di aver sottoscritto una clausola che lo impegnava ad acquistare periodicamente nuovi elettrodomestici. I due giovani decisero infine di registrare le chiamate a un sempre più esasperato Magnotta, che esplose durante l’ultima telefonata (la quarta), avvenuta il 16 settembre 1987, quando di fronte all’ennesima richiesta di rimborso dei danni e onoramento del contratto, si “esibì” in una lunga serie di insulti e bestemmie in dialetto aquilano. De Dominicis e Videtta iniziarono a far circolare le registrazioni dello scherzo telefonico, incise su musicassetta. E così il bidello diventò un vero e proprio fenomeno virale pre-social.

Magnotta, dall’istituto tecnico dell’Aquila alle tv nazionali
“Il bidello più famoso d’Italia” fu invitato in numerose trasmissioni radiofoniche e persino in programmi televisivi. Non solo locali: Magnotta fu infatti ospite del Maurizio Costanzo Show e de I fatti vostri. Diventò la star di sagre paesane e di serate in discoteca. Le registrazioni degli scherzi passarono poi dalle musicassette agli mp3, consentendogli ulteriore diffusione. Poi arrivò YouTube, regalandogli ulteriore fama. Gli sfoghi di Magnotta, peraltro, nel corso degli anni hanno ricevuto diversi “endorsement” musicali. Già nel 1993, Frankie hi-nrg mc inserì un campionamento del suo celebre sfogo nella canzone Disconnetti il potere, contenuta nell’album di esordio Verba manent. Simone Cristicchi, nel 2007, citò una delle espressioni più famose della quarta telefonata della lavatrice, cioè la minaccia «m’iscrivo ai terroristi», nel singolo L’Italia di Piero: «Piero non rinuncerebbe mai alla lotta e si iscrive ai terroristi come fa il Magnotta». Nel trentennale dello scherzo, è uscito persino un fumetto dedicato al bidello, con ambientazione Guerre Stellari, intitolato Magnotta Wars. E gli omaggi ai “fatti del 1987”, sparsi per il web, sono praticamente infiniti.
Mario Magnotta è scomparso nel 2009, a causa di un’embolia polmonare. Nel 2017, sempre in occasione del trentennale dello scherzo della lavatrice, l’imprenditore di onoranze funebri Giacomo Taffo, noto in tutta Italia per le sue campagne pubblicitarie, ha omaggiato il concittadino Magnotta regalando una nuova lapide all’ex bidello sepolto, che riposa nel cimitero monumentale dell’Aquila.
Tag43 vi dà il buongiorno con la telefonata che rese il bidello aquilano un fenomeno virale pre-social.