Il 16 gennaio 2010 moriva a 79 anni Bruno De Filippi, uno dei più noti jazzisti italiani ma anche compositore di musica leggera. Il suo nome è legato a Tintarella di Luna, canzone portata al successo da Mina negli Anni 60. Chitarrista e armonicista jazz, nella sua cinquantennale carriera ha collaborato con artisti internazionali come Louis Armstrong, Bud Shank, Gerry Mulligan, Les Paul, Shirley Bunnie Foy e italiani: da Franco Cerri a Enrico Intra, da Oscar Valdambrini a Tullio De Piscopo. È stato anche tra i primi chitarristi rock italiani, nel gruppo I Campioni.

L’inizio tra jazz e rock, fino ad accompagnare Modugno a Sanremo
Dopo aver studiato chitarra e armonica cromatica, agli inizi degli Anni 50 De Filippi cominciò a esibirsi con alcuni gruppi milanesi, aprendo concerti di star come Bud Shank (con cui in seguito collaborerà), Gerry Mulligan, Astor Piazzolla e Les Paul. Alla carriera di jazzista alternò quella di chitarrista in uno dei primi complessi rock italiani: i Campioni. Fondati nel 1951 come Rocky Mountains, cambiarono nome nel 1954 con l’arrivo come cantante di Antonio Lardera, che poco dopo con il nome d’arte di Tony Dallara iniziò una carriera solista di successo. Il gruppo incise tutti i suoi primi dischi, pubblicando anche brani propri con Roby Matano (ex componente dell’orchestra Milleluci) che, entrato nel gruppo nel 1958, ne divenne presto il frontman. Nello stesso anno i Campioni debuttarono in televisione nel Musichiere condotto da Mario Riva dove presentarono il loro primo 45 giri, Mister Wonderful. Mentre nel 1959 apparirono con Dallara nel film I ragazzi del juke-box di Lucio Fulci (con Betty Curtis, Fred Buscaglione, Gianni Meccia e Adriano Celentano), cantando la loro versione di Ciao ti dirò (incisa anche da Celentano e da Giorgio Gaber). Bruno De Filippi l’anno prima era stato il chitarrista del Sestetto Azzurro che aveva accompagnato Domenico Modugno a Sanremo con Nel blu dipinto di blu.
Tintarella di Luna scritta con Migliacci e portata al successo da Mina
Nello stesso periodo De Filippi compose brani anche per altri artisti, tra cui Adriano Celentano. Resta però nella storia la sua Tintarella di Luna che divenne una delle canzoni italiane più note di ogni tempo. De Filippi, autore della musica, chiese a Franco Migliacci (che ha appena vinto il Festival di Sanremo 1958 come coautore del testo di Nel blu dipinto di blu) di scrivere il testo. Il brano venne inciso sia dai Campioni sia da Mina. E fu un successo. Mina aveva ascoltato la canzone per la prima volta in un locale a Ischia chiedendo la sera stessa al gruppo l’autorizzazione di inciderla. Qualche mese dopo venne anche interpretata da I Due Corsari, ovvero Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. De Filippi non lascerà mai l’attività di compositore: tra i suoi successi Weekend in Portofino cantata da Gian Costello a Un disco per l’estate del 1964 e Gente qua, gente là interpretata da Fiorella Mannoia.
Le collaborazioni con Jannacci e Branduardi
Per tutti gli Anni 60 De Filippi suonò in quasi tutti i dischi di Jannacci. Era ancora lui a suonare l’armonica nell’introduzione de Gli Zingari con cui il medico cantautore partecipò a Canzonissima nel 1969. Nel decennio successivo De Filippi collaborò con Angelo Branduardi, sia nelle incisioni sia nei tour (suoi gli assoli di armonica ne Gli alberi sono alti e La lepre nella luna). Nell’estate del 1978 entrò dell’orchestra diretta da Pino Presti in occasione dei concerti d’addio di Mina al teatro tenda Bussoladomani di Marina di Pietrasanta. A partire dagli Anni 80 De Filippi è un richiestissimo session man, sia come chitarrista sia come armonicista, collaborando con con Pino Daniele, Ornella Vanoni, Gino Paoli, gli Articolo 31, Romano Mussolini, Rossana Casale, Toquinho, Teresa De Sio e ancora Mina (suonando l’armonica nel brano Tu che m’e ‘mparato a fà). Tag43 lo ricorda dandovi il buongiorno con la versione acustica di Tintarella di Luna.