Il 15 aprile 1967 moriva Totò: le sue battute più famose

Redazione
15/04/2022

Il 15 aprile 1967 moriva Totò. Ricordando le sue battute più celebri, Tag43 vi dà il buongiorno con alcuni momenti sul set insieme con Pier Paolo Pasolini.

Il 15 aprile 1967 moriva Totò: le sue battute più famose

Il 15 aprile 1967 si spegneva Totò, pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio. Simbolo stesso di Napoli, dove era nato il 15 febbraio 1898, «il principe della risata» è considerato, anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti dello spettacolo italiano. Totò, spesso accostato per la sua vena a tratti surreale e insieme malinconica a comici come Buster Keaton e Charlie Chaplin, ma anche ai fratelli Marx e a Ettore Petrolini, in quasi 50 anni di carriera spaziò dal teatro (con oltre 50 titoli) al cinema (con 97 pellicole) e alla televisione (con nove telefilm e vari sketch pubblicitari), lavorando con molti tra i più noti protagonisti del panorama italiano compresi Eduardo De Filippo, Mario Monicelli e Pier Paolo Pasolini.

Il 15 aprile 1967 moriva Totò: le sue battute più famose e il set con Pasolini
Totò con Pier Paolo Pasolini.

Dagli spettacoli di strada nel rione Sanità al successo 

Di origini nobili, venne riconosciuto dal padre il marchese De Curtis solo nel 1921, Totò fu cresciuto dalla madre in povertà nel popolare rione Sanità, e concluse a fatica il liceo. Si appassionò, invece, agli spettacoli di strada e al teatro dialettale. Trasferitosi a Roma, per molti anni ottenne notevole successo in teatro, raggiungendo la notorietà negli spettacoli di rivista. Il successo al cinema arrivò con I due orfanelli (1947) di Mario Mattoli, a 10 anni dall’esordio in Fermo con le mani! di Gero Zambuto. Tra i film più noti,  47 morto che parla (1950) di Carlo Ludovico Bragaglia, Totò a colori (1952) di Steno e Mario Monicelli, Siamo uomini o caporali? (1955), Totò, Peppino… e la malafemmina (1956) e Tototruffa ’62 (1961) di Camillo Mastrocinque. Totò si cimentò anche con film più complessi come Napoli milionaria (1950) di Eduardo De Filippo, Guardie e ladri (1951) di Steno e Monicelli, I soliti ignoti (1958) di Monicelli, sino al poetico Uccellacci e uccellini (1966) di Pier Paolo Pasolini. Fu anche autore di poesie e canzoni. Su tutte  ’A livella e Malafemmina.

Totò attraverso le sue battute più famose

Tante le sue battute di scena diventate tormentoni o modi di dire. Eccone alcune.

«A proposito di politica, non ci sarebbe qualche coserellina da mangiare?», «Io non rubo, integro. D’altra parte in Italia chi è che non integra?» (Fifa e arena, 1948).

«Un posto da guardiano del cimitero non si rifiuta: a cimitero donato non si guarda in bocca. E poi in casa c’è un silenzio di tomba» (Totò cerca Casa 1949).

«C’era un attore che aveva cento paia di scarpe, tante gliene avevano tirate» (L’imperatore di Capri, 1949).

Il 15 aprile 1967 moriva Totò
Totò ne L’Imperatore di Capri.

«Ma lo vuol capire? Lei è cretino! Si specchi, si convinca» (Totò le Moko, 1949).

«Il coraggio ce l’ho. È la paura che mi frega» (Figaro qui, Figaro là, 1950).

«Signora, sono a sua completa disposizione, corpo, anima e frattaglie» (Totò cerca moglie, 1950).

«Ho cercato di fermarlo con la forza, c’è stato un vero colluttorio» (Totò Sceicco, 1950).

«Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis» (47-Morto che parla, 1950).

«Sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo» (Totò a colori, 1952).

«La donna è mobile, ed io mi sento mobiliere» (Un Turco napoletano, 1953).

«A casa nostra, nel caffellatte non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte» (Miseria e Nobiltà, 1954).

oggi 15 aprile è l'anniversario della morte di Totò
Totò in Miseria e Nobiltà.

«Lei dica Duca, io dico dica!» (Totò, Lascia o raddoppia, 1956).

«Signore si nasce, e io lo nacqui, modestamente» (Signori si nasce, 1960).

«Bazzecole, quisquilie, pinzellacchere» (Chi si ferma è perduto, 1960).

«Votantoniovotantoniovotantoniovotantoniovotantonio. Italiani! Elettori! Inquilini! Coinquilini! Casigliani! Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiano! Vota Antonio La Trippa! Italiano! Vota La Trippa!» (Gli Onorevoli, 1963).

Il 15 aprile 1967 moriva Totò
Totò ne Gli Onorevoli.

 

Tag43 vi dà il buongiorno con Totò e Pasolini sul set di Uccellacci e Uccellini (1966) e La Terra vista dalla Luna episodio di Le Streghe del 1967.