Il 14 marzo 2018 moriva Stephen Hawking

Redazione
14/03/2022

Il 14 marzo 2018 moriva il matematico e astrofisico Stephen Hawking. Tag43 vi augura il buongiorno con il video della puntata de I Simpson in cui Homer prende una birra con il fisico.

Il 14 marzo 2018 moriva Stephen Hawking

Il 14 marzo 2018 moriva nella sua casa di Cambridge il matematico, fisico e astrofisico Stephen Hawking. Tra i più noti fisici teorici del mondo, importanti sono stati in particolare i suoi studi sui buchi neri e l’origine dell’universo. Nel 1963 gli era stata diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni, che dagli Anni 80 lo costrinse all’immobilità e poi a comunicare con un sintetizzatore vocale. Titolare della cattedra lucasiana di matematica all’Università di Cambridge dal 1979 al 2009, Hawking è diventato degli scienziati più apprezzati nel suo settore e non solo.

Il 14 marzo 2018 moriva Stephen Hawking
Stephen Hawking alla George Washington University nel 2008 (Getty Images)

Stephen Hawking e gli studi sui buchi neri

Figlio dello scienziato Frank Hawking e di Isobel Eileen Walker, Stephen Hawking, nato l’8 gennaio 1942 a Oxford, maturò i suoi primi interessi scientifici mentre studiava alla St Albans School e decise poi di iscriversi a matematica, nonostante le pressioni del padre che desiderava frequentasse medicina. Entrò a Oxford nel 1959, a 17 anni, alla facoltà di fisica e chimica. Dopo la laurea con lode in scienze naturali, iniziò il corso di laurea al Trinity Hall di Cambridge. Scelse origine dell’universo e Big Bang come temi della tesi. La malattia, che secondo i medici gli lasciava appena due anni di vita, gli causò una profonda depressione ma non gli impedì di continuare a studiare. Tra i contributi più importanti della sua ricerca, la radiazione di Hawking, la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo e la termodinamica dei buchi neri. Senza trascurare le collaborazioni con altri scienziati che portarono all’elaborazione di tesi su multiverso, formazione ed evoluzione galattica e inflazione cosmica. Fu Membro della Royal Society, Royal Society of Arts e Pontificia Accademia delle Scienze e nel 2009 fu insignito dal presidente statunitense Barack Obama della Medaglia presidenziale della libertà.

Stephen Hawking e il mondo dello spettacolo

Poi, diventò una “star”, anche nel pieno senso del termine. I suoi successi e la notorietà, infatti, lo hanno imposto anche all’attenzione del mondo dello spettacolo, dalla sua voce campionata dai Pink Floyd nella canzone Keep talking nel 1994 fino all’apparizione del suo ologramma, mostrato mentre gioca a carte con Isaac Newton e Albert Einstein, in Star Trek: Next Generation. Senza dimenticare il cameo nella sitcom The Big Bang Theory e il film dedicato alla sua vita, La teoria del tutto.

Stephen Hawking conquista anche I Simpson

L’animazione non è rimasta a guardare. I Simpson gli hanno tributato più di un omaggio, contribuendo a rendere “pop” la sua immagine. La primissima apparizione nella saga, furono in tutto quattro, risale alla decima stagione, dunque, al 1999, nell’episodio Springfield utopia delle utopie. Il personaggio venne rappresentato con i tratti del genio e un carattere forte a tratti caustico. Nell’episodio è chiamato a salvare le sorti del Mensa, team di cervelloni, di cui fa parte anche Lisa, che aveva preso la guida della città, ma senza ottenere i risultati sperati. In un cameo ha poi affiancato Bart, spiegandogli la teoria dei buchi neri. E ha perfino rappato con la band Flight of the Conchords, in un omaggio a Lisa.

Il 14 marzo 2018 moriva Stephen Hawking
Stephen Hawking in un episodio de I Simpson (foto dai social)

L’ultimo episodio americano della ventinovesima edizione si è chiuso con un omaggio alla sua memoria e con l’immagine del personaggio su una sedia a rotelle speciale salva Lisa. «È stato la nostra guest star più intelligente», ha commentato il produttore esecutivo Matt Selman. Tag43 vi augura il buongiorno con il video della puntata de I Simpson in cui Homer prende una birra con il fisico.