Il 13 aprile 2000 moriva Giorgio Bassani
Il 13 aprile moriva a Roma Giorgio Bassani. Tag43 vi augura il buongiorno con la scena finale de Il giardino dei Finzi-Contini, ispirato al suo romanzo più celebre.
Il 13 aprile del 2000 moriva a Roma Giorgio Bassani. Scrittore italiano, fu autore, tra gli altri, de Il giardino dei Finzi Contini e a lui va dato il merito di aver scoperto e valorizzato Il gattopardo. Bassani era nato a Bologna il 4 marzo 1916 da una nobile famiglia ebraica originaria di Ferrara, dove il padre, Angelo Enrico, era stato presidente della locale squadra di calcio della Spal. Qui Bassani visse durante l’infanzia e frequentò il liceo classico Ariosto. Conseguita la maturità, si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’università di Bologna. Riuscì a laurearsi nel 1939 con una tesi sul linguista e patriota Niccolò Tommaseo, nonostante la promulgazione appena un anno prima delle leggi razziali. Queste infatti vietavano l’accesso agli atenei degli ebrei, ma consentivano ancora di finire gli studi a chi li avesse già cominciati.

Giorgio Bassani, gli esordi e la vittoria del premio Strega
Appassionato di tennis, prima della letteratura si avvicinò alla musica, ma alle note finì presto per preferire i libri. Nel 1940, così, uscì Una città di pianura, sua opera d’esordio. Fu firmata con lo pseudonimo Giacomo Marchi, fusione del nome di uno zio col cognome della madre. Gli anni successivi lo videro insegnare italiano e storia agli ebrei espulsi dalle scuole italiane, in un istituto loro riservato, ma anche essere arrestato, nel 1943, per attività clandestina considerata avversa al regime fascista. Una volta liberato si trasferì a Firenze e poi a Roma. Nella capitale, terminata la guerra, pubblicò la raccolta di poesie Storie dei poveri amanti e altri versi, seguita nel 1947 da quella intitolata Te lucis ante. Passò quindi ai racconti e diede alla luce La passeggiata prima di cena (1953) e Gli ultimi anni di Clelia Trotti (1955). I titoli vennero inclusi nella raccolta Cinque storie ferraresi, con cui vinse il Premio Strega nel 1956. Contestualmente, redattore della rivista Paragone, conobbe Pier Paolo Pasolini. A quel punto Bassani aveva già fondato l’associazione Italia nostra, in prima linea per la salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali, di cui sarebbe diventato presidente tra il 1965 e il 1980. Per dieci anni, tra il 1957 e il 1967, fu docente di storia del teatro all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. Intanto, nel 1958, pubblicò Gli occhiali d’oro, romanzo sul tema dell’omosessualità quale motivo di emarginazione.

La scoperta de Il Gattopardo e la fama con Il giardino dei Finzi-Contini
Fu nelle vesti di consulente e direttore editoriale della Feltrinelli che riuscì a far pubblicare nel 1958 Il Gattopardo, premio Strega e opera postuma di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, racconta l’universo della nobiltà siciliana alla vigilia e durante il Risorgimento. Sceneggiatore di Luchino Visconti e Luis Trenker, Bassani raggiunse l’apice della fama nel 1962 con Il giardino dei Finzi-Contini. Ispirata alla storia vera di Silvio Magrini, l’opera si avvale dello strumento narrativo del flashback e ripercorre le vicende di una famiglia ebrea dell’alta borghesia, i Finzi-Contini. Nel loro giardino si consuma la storia d’amore tra la figlia Micol e il protagonista del romanzo. Ma il fantasma della guerra incombe e condanna i giovani a un epilogo amaro. Alberto fratello di Micol, morirà per una malattia, lei arrestata dai nazi-fascisti sarà deportata in un campo di concentramento. Dal libro, Vittorio De Sica trarrà una pellicola, che vincerà l’Oscar nel 1972 come miglior film straniero. Bassani, tuttavia, dopo aver collaborato alla stesura dei dialoghi, prenderà le distanze, lamentando difformità evidenti col racconto originale e chiedendo che il suo nome venga rimosso dai titoli di coda.
Nel 1964 pubblicò Dietro la porta e divenne vicepresidente della Rai. Sette anni più tardi venne nominato dalla Repubblica Francese cavaliere dell’ordine della Legion d’onore. Scrisse ancora L’airone (1968), L’odore del fieno (1972), Dentro le mura (1973) e Il romanzo di Ferrara (1983). Nel 1982 incluse nella raccolta In Rima tutte le sue poesie, nel 1984 in Di là dal cuore fece lo stesso con i saggi. Morì nel 2000, all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato dal 31 marzo per le complicazioni di una lunga malattia. Tag43 vi augura il buongiorno con la scena finale tratta da Il giardino dei Finzi-Contini.