Oggi 12 dicembre è il compleanno di Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech. Nato ad Arezzo nel 1983, ha scelto il suo nome d’arte ispirandosi allo spot di un prodotto contro il calcare. Prima di trasferirsi a Roma (zona Rebibbia-Ponte Mammolo), Rech ha vissuto per un periodo in Francia, Paese d’origine della madre. Ha iniziato la sua attività di fumettista alla fine delle superiori, realizzando un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova. Ha illustrato poi locandine per concerti e manifestazioni di centri sociali italiani oltre a copertine e fanzine di gruppi punk e hardcore. A partire dal 2003 ha lavorato come illustratore al quotidiano Liberazione collaborando con il settimanale Carta e il mensile la Repubblica XL.
Il successo de La profezia dell’Armadillo
Nel 2007 ha pubblicato il fumetto La politica non c’entra niente, che trae spunto dall’omicidio di Renato Biagetti, mentre nel 2011, ha dedicato al decennale del G8 di Genova la storia autobiografica A.F.A.B. Il primo libro a fumetti, La profezia dell’armadillo, risale al 2011. Prodotto dal disegnatore Makkox, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica, tanto che nel 2013 è diventato un live action alla cui sceneggiatura ha collaborato Valerio Mastandrea. Sempre nel 2011 Rech ha aperto il blog zerocalcare.it, in cui pubblica brevi racconti a sfondo autobiografico. Con questo progetto si è aggiudicato il premio Macchianera Award 2012 come “Miglior disegnatore – Vignettista”. Nell’ottobre dell’anno successivo è stato pubblicato il suo secondo libro, Un polpo alla gola. Seguito da Ogni maledetto lunedì su due.

Il reportage Kobane Calling
Nel 2015 su Internazionale sono stati pubblicati due reportage a fumetti: il primo, Kobane Calling, sul conflitto tra curdi e Stato Islamico in corso lungo il confine turco-siriano e il secondo sull’incontro con Nasrin Abdalla, leader della YPJ. Nell’aprile 2016 le storie uscite sulla rivista sono state raccolte nel volume Kobane Calling, che contiene anche racconti inediti dei viaggi di Zerocalcare tra Turchia, Iraq e Siria.
La pandemia raccontata in Rebibbia Quarantine
Nell’autunno del 2020, con Rebibbia Quarantine, serie di corti animati trasmessi su LA7 a Propaganda Live, Zerocalcare ha raccontato la pandemia e i lockdown, mentre l’anno successivo ha debuttato su Netflix con la serie animata Strappare lungo i bordi, primo prodotto italiano a finire tra le tendenze della piattaforma e il più visto nel nostro Paese. Quasi contemporaneamente è uscita la raccolta Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia. A maggio 2022 Netflix ha annunciato una nuova serie di Zerocalcare dal titolo Questo mondo non mi renderà cattivo. Mentre a ottobre è uscito il suo ultimo lavoro, No Sleep Till Shengal, che racconta la popolazione ezida schiacciata fra l’Isis, il governo iracheno e quello turco. Tag43 lo festeggia con una clip di Strappare lungo i bordi.