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11 settembre 2001: l’amore di Nick e Diane entrato nel musical Come from Away

L’aereo su cui viaggiavano fu dirottato sull’isola di Terranova, in Canada, a causa dell’attentato alle Torri Gemelle. Si sono innamorati e dopo un anno si sono sposati. La loro storia è entrata nello show pluripremiatro che il 10 settembre arriva su Apple TV+.

9 Settembre 2021 15:599 Settembre 2021 16:06 Camilla Curcio
Nick e Diane si sono conosciuti l'11 settembre 2001

Da un incontro casuale a bordo di un aereo che in Texas non ci è mai arrivato a un matrimonio solido che dura, ormai, da quasi 20 anni. La storia di Nick Marson e Diane Kirschke non esce dalle pagine di un romanzo rosa. Quell’11 settembre 2001 che ha sconvolto il mondo, per loro è stato, invece, l’inizio di una nuova vita.

L’11 settembre 2001 di Nick e Diane

Americana, 60enne, divorziata lei, di ritorno dall’Inghilterra dopo aver fatto visita al figlio; 50enne lui, in viaggio per conto della compagnia petrolifera per cui lavorava, si erano accorti che qualcosa non andava dalla voce del pilota che, tramite l’interfono, aveva annunciato che avrebbero fatto scalo a Newfoundland, sull‘isola di Terranova in Canada, per problemi di traffico nel cielo americano. «Ho guardato fuori dal finestrino perché temevo non ci stessero dicendo tutta la verità», ha raccontato Marson a Cnn Travel. «Credevo ci fossero problemi ben più seri, tipo un motore in avaria». Nella fila opposta, Kirschke provava a processare la notizia, tentando un approccio ottimista. «In quel momento ho pensato, ‘Che bello, in Canada, non ci sono mai stata. Sono pronta per l’avventura’». Ovviamente, non c’era stato alcun guasto e nessuna normale interruzione della circolazione. Quel giorno, a seguito degli attacchi terroristici nelle città di New York e Washington, lo spazio aereo americano era stato chiuso e più di 200 voli dirottati in Canada. Appena atterrati a Gander, il capitano aveva informato i passeggeri su quanto fosse successo.

Il matrimonio è stato celebrato a Houston nel settembre 2002

Impossibilitati a contattare le famiglie, gli oltre 7 mila viaggiatori furono “ospiti” degli abitanti di Gander e delle città vicine, che offrirono cibo e alloggi di fortuna allestiti nelle scuole, nelle università e nei centri ricreativi. I due finirono nello stesso centro, una struttura normalmente usata per matrimoni ed eventi pubblici. Fu lì che, con una tivù a disposizione, si resero veramente conto della tragedia. In coda per una coperta, Diane e Nick iniziarono a fare conversazione, per poi finire a occupare due lettini vicini. Tra una passeggiata e l’altra, si resero conto di avere molte più cose in comune di quanto credessero. In quel contesto così strano, la coppia iniziò a riflettere seriamente su quanto insolito fosse stato quell’incontro. «Nessuno dei due è salito su un aereo con il desiderio di trovare un compagno», ha aggiunto Nick. Dopo cinque giorni, il traffico aereo fu ripristinato e le partenze riattivate. A bordo del bus che li portava in aeroporto, scattò il primo bacio. Prima di separarsi, si scambiarono email e numero di telefono per mantenersi in contatto. Da quel momento, non ci fu un giorno che non si sentirono e, a novembre 2001, arrivò la proposta di matrimonio. La cerimonia fu celebrata a Houston a settembre 2002.

La loro storia è entrata a fare parte del musical Come from away

Nei primi mesi, diversi i giornalisti si interessarono alla loro storia ma i novelli sposi non rilasciarono alcuna intervista. «Soffrivamo della sindrome del sopravvissuto, ci sembrava poco opportuno urlare a gran voce quanto bene stessimo quando, attorno a noi, c’era il disastro». Nel 2009 accettarono di partecipare al documentario di Tom Brokaw sull’Operation Yellow Ribbon per omaggiare i canadesi che avevano aiutato gli americani e, due anni dopo, furono coinvolti dai compositori Irene Sankoff e David Hein nel progetto del musical Come from away, che raccontava ciò che accadde a Newfoundland dopo l’11 settembre. La loro esperienza è così diventata parte di un musical insignito di un Tony Award e di un Olivier e che, dal 10 settembre è disponibile su Apple TV+. «Ogni volta che lo vediamo, è come se rinnovassimo i nostri voti», conclude Diane. «Quello che abbiamo vissuto, ci ha segnato nel profondo. E ci ha insegnato a goderci quel che abbiamo, senza disperarci nella ricerca di altro. Nessuno sa quanti giorni gli rimangono, è bene viverli tutti al massimo».

 

 

 

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