L’11 marzo 1941 nasceva Cochi Ponzoni

Redazione
11/03/2022

L’11 marzo 1941 nasceva l’attore e comico Cochi Ponzoni. Tag43 vi augura il buongiorno con la sigla finale di Su la testa, trasmissione condotta da Paolo Rossi su Rai3 nel 1992.

L’11 marzo 1941 nasceva Cochi Ponzoni

L’11 marzo 1941 nasceva a Milano Cochi Ponzoni, nome d’arte di Aurelio Ponzoni. Rimasto orfano di padre quando aveva 19 anni, veniva chiamato “Cochi” dalla madre e poi usò quel soprannome per la sua carriera nello spettacolo, che ebbe il suo apice nel sodalizio con Renato Pozzetto.

L'11 marzo 1941 nasceva Cochi Ponzoni
Cochi Ponzoni alla Biennale del Cinema di Venezia nel 2021 (Getty Images)

Come nacque il duo Cochi e Renato

Cochi Ponzoni conobbe Renato Pozzetto durante gli studi all’Istituto tecnico Carlo Cattaneo, lui era iscritto a ragioneria, Pozzetto, invece, frequentava le lezioni per geometri. Iniziarono a lavorare insieme, per caso e per gioco, frequentando l’Osteria dell’Oca di Milano, riferimento per molti artisti, tra i quali il loro amico Piero Manzoni. Il sodalizio vero e proprio iniziò nel 1962. Furono necessari altri due anni di gavetta per ottenere il primo impiego  stabile, al Cab64. Qui il duo Cochi e Renato fu notato da Enzo Jannacci. Nacque una profonda amicizia, Jannacci scrisse anche molte delle loro canzoni. Insieme a Jannacci e ad altri comici, formarono il Gruppo Motore. Già l’anno dopo calcarono il palco del Derby, la scena di riferimento per quanti volevano fare cabaret. E fu proprio quel palco a consegnarli alla fama. Conquistarono il pubblico con una comicità immediata, monologhi nonsense e con una serie di brani, molti dei quali divenuti cult, come Canzone Intelligente, La gallina, E la vita, la vita e altre.

L'11 marzo 1941 nasceva Cochi Ponzoni
Cochi e Renato in un’immagine d’epoca (foto dai social)

Il grande successo in Rai 

A fine del 1967, la Rai cercava nuovi talenti per il suo primo programma domenicale. Enrico Vaime, che insieme a Marcello Marchesi, Italo Terzoli e Maurizio Costanzo firmava Quelli della domenica, andò alla scoperta di nuovi “volti” al Derby. Portò in trasmissione Cochi, Renato e Paolo Villaggio, affiancandoli ai già noti Ric e Gian. Esordirono sul piccolo schermo il 21 gennaio 1968. Fu un successo, e così il duo tornò negli studi televisivi l’anno seguente con È domenica, ma senza impegno. Il 1972 fu l’anno de Il buono e il Cattivo, l’anno dopo de Il poeta e il contadino, trasmissioni che permisero loro di mettere in luce i talenti, il temperamento e una specifica idea di comicità. Nel 1974, si fecero apprezzare dal grande pubblico con E la vita, la vita, appunto, scritta con Jannacci, che rimarrà il loro brano più noto.

Poi arrivò la grande prova di Canzonissima. Iniziarono ad arrivare proposte anche dal cinema. Il primo a riceverne fu Renato Pozzetto, per il film Per amare Ofelia di Flavio Mogherini, nel 1974. Accettò il ruolo solo dopo aver consultato Cochi. L’anno dopo il duo si sciolse. «Non mi sono mai pentito. La nostra separazione è stata determinata dal fatto che non volevamo fare la coppia cinematografica. Non era nelle nostre corde», ha raccontato Cochi a Serena Bortone, nella trasmissione Oggi è un altro giorno, il 18 febbraio scorso. «A Renato hanno offerto di fare un film e a me un altro. Le nostre strade si sono divise per gli eventi della vita. In quel periodo imperversava un cinema dozzinale, alcune cose le ho fatte pure per motivi alimentari e poi ho detto basta».

L'11 marzo 1941 nasceva Cochi Ponzoni
Cochi e Renato in una foto degli esordi (foto dai social)

Cochi Ponzoni, dopo la fine del sodalizio con Renato Pozzetto

Cochi si trasferì a Roma per dedicarsi al teatro e qui, nel 1976, fu notato da Alberto Lattuada che lo volle nel film Cuore di cane. Nel 1980, fu tra gli animatori del programma Saltimbanchi si muore di Jannacci e, nello stesso decennio, collaborò con TeleRoma 56 e con la Televisione della Svizzera Italiana. Poi, nel 1985, recitò nello sceneggiato televisivo I due prigionieri. Dopo una brevissima stagione politica – nel 1987 si candidò per il Partito Radicale ma senza essere eletto – nel 1992 fu di nuovo in televisione nel varietà Su la testa, condotto da Paolo Rossi. Nel 2000 tornò in coppia con Pozzetto in tv – con Nebbia in Val Padana e Stiamo lavorando per noi per la Rai, Zelig circus per Mediaset – e in teatro. Lavorò anche per il cinema,  nel film Un amore su misura, nel 2007, e tre anni dopo, in La banda dei Babbi Natale di e con Aldo, Giovanni e Giacomo. Tag43 vi augura il buongiorno con la sigla finale di Su la testa.