100 Giorni da Leoni, gli ideatori del 25 Aprile “alternativo” di Milano tra bufale e complotti

Andrea Muratore
20/04/2023

Contrari al vaccino, alle armi all'Ucraina, preoccupati dalle scie chimiche: chi sono i partecipanti alla Festa della Liberazione alternativa a Milano, organizzata dall'associazione anti-sistema 100 Giorni da Leoni. Sfileranno Lilin e. Borgognone. Molti gli ospiti dell'associazione in passato: Meluzzi, Fusaro e non solo, tra contro-informazione e teorie del complotto.

100 Giorni da Leoni, gli ideatori del 25 Aprile “alternativo” di Milano tra bufale e complotti

Dopo la sfilata “filorussa” di Lealtà e azione, andata in scena a dicembre, Milano si prepara nuovamente a diventare epicentro delle manifestazioni anti-sistema. In una data, peraltro, simbolica: quella del 25 aprile. In cui l’associazione 100 Giorni da Leoni ha organizzato in Piazza Sempione un evento alternativo rispetto alla festa della Liberazione dal nazifascismo.

Armi, vaccini e scie chimiche: i fantasmi da combattere

La «manifestazione nazionale» – così la chiamano i promotori – avrà tre obiettivi. Primo fra tutti, ovviamente, lo stop alle armi all’Ucraina e al contrasto alla Russia. Dunque nel mirino c’è l’allineamento dell’Italia con l’Alleanza atlantica deciso da Mario Draghi prima e Giorgia Meloni poi. In secondo luogo, la sempreverde crociata No-Vax. O meglio, la lotta ai «sieri» che sono stati inoculati durante la lotta al Covid-19, come vengono reclamizzati nel manifesto che annuncia la mobilitazione. Last but not least, con contributo originale e inatteso, 100 Giorni da Leoni chiede pure lo stop alla “geoingegneria”. Che sarebbe? L’evoluzione della teoria delle “scie chimiche” in voga tra i movimenti complottisti nello scorso decennio. La geoingegneria è stata denunciata da 100 Giorni da Leoni, Byoblu e altri elementi di questa galassia ai tempi dell’alluvione delle Marche di settembre. In cui si denunciò il presunto passaggio di un «aereo della Nato» che avrebbe contribuito a causare la pioggia massiccia che scatenò le piene fluviali. Ed è una delle fissazioni preferite per giustificare la battaglia contro l’allarmismo climatico.

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Vaccini Covid. (Getty)

Lilin e i “maestri del sospetto”: gli ospiti di Milano

Spiccano tra gli ospiti lo scrittore, tatuatore e opinionista Nicolai Lilin, autore di Educazione siberiana, di una biografia di Vladimir Putin e di Ucraina. La vera storia, recente libro di contro-informazione sulla guerra. Per Lilin, figura nota anche al pubblico dei talk show televisivi, l’Ucraina è uno Stato governato negli ultimi anni prima dai «nazisti» e poi dal «cocainomane» Volodymyr Zelensky.

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Nicolai Lilin. (Facebook)

Regoli e le battaglie sui presunti effetti avversi

In quota anti-vaccini è invece Raffaella Regoli, volto e autrice di molte delle inchieste di Fuori dal Coro, trasmissione di Rete 4 condotta da Mario Giordano. La Regoli tra il 2020 e il 2021 fu tra le prime a dare voce alla protesta No Green Pass. Autosospesa dopo le norme sull’obbligo della certificazione sul luogo di lavoro, ha continuato coi suoi servizi la ricerca delle fantomatiche verità nascoste sulla campagna vaccinale. Compresi i presunti effetti avversi capaci di creare un altrettanto presunto boom della mortalità, nonostante le evidenze scientifiche dicano altro. Il filone è stato spesso rilanciato dalla Regoli sui suoi profili Twitter, in sponda con le testate dell’area de La Verità.

Borgognone e la teoria del “Grande reset”

Un altro volto noto del mondo anti-sistema italiano atteso alla manifestazione di Milano è Paolo Borgognone. Nato come analista di politica internazionale e autore negli scorsi anni di pubblicazioni su Russia, Iran e globalizzazione non privi di spunti originali, dal 2020 si è radicalizzato. Critica quotidianamente in post e articoli un presunto “Grande reset” globale, è – manco a dirlo – contro la vaccinazione anti-Covid (da lui chiamata «benedizione»), la Nato, le politiche europee e il sempre presente “globalismo”.

100 Giorni da Leoni, gli ideatori del 25 Aprile "alternativo" di Milano tra bufale e complotti
Diego Fusaro e Paolo Borgognone.

Capofila il giornalista Rocchesso, fondatore de La Nuova Padania

Dietro all’evento c’è l’associazione nata 2020 a Preganziol, in provincia di Treviso, con l’obiettivo di unire tutti i “risvegliati”. Parola del capofila e organizzatore dell’evento di Milano, Riccardo Rocchesso. Classe 1985, giornalista, già fondatore de La Nuova Padania, tentativo di mantenere in vita lo storico quotidiano un tempo di proprietà della Lega, col Covid-19 Rocchesso ha fondato il più dinamico aggregatore anti-sistema in Italia. La testata in cui Rocchesso lavorava si distinse a inizio pandemia per i duri attacchi a Luca Zaia per la gestione del virus.

100 Giorni da Leoni, gli ideatori del 25 Aprile "alternativo" di Milano tra bufale e complotti
Riccardo Rocchesso.

«Il mio piano B è quello di creare un nuovo mondo, un new world order fatto da noi, dai cittadini. Le competenze e le conoscenze ci sono», ha detto Rocchesso in un’intervista alla testata online Numero6 nel 2021. Da questa volontà nasce l’associazione odierna. Che ogni lunedì nel format “Un Lunedì da Leoni” offre una contro-rassegna stampa dei fatti più importanti della settimana. Letti nell’ottica della galassia anti-sistema aggregata da Rocchesso.

Galassia variegata: da Meluzzi a Fusaro, passando per Mazzucco

Gli ospiti? Cavalli di razza, se così si possono definire, del mondo complottista e cospirazionista. Tra gli ospiti più frequenti Alessandro Meluzzi. Già ex Pci, poi eletto deputato e senatore con Forza Italia nel 1994 e nel 1996, negli ultimi anni divulgatore di teorie del complotto. E – en passant – autoproclamato leader di una Chiesa ortodossa indipendente con il nome ecclesiastico-patriarcale autoimposto di Alessandro I.

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Alessandro Meluzzi.

Segue anche Massimo Mazzucco, 68enne regista che gestisce dal 2003 il sito web Luogocomune.net e nel 2019 ha fondato con Giulietto Chiesa il canale di video in streaming Contro.tv. Dagli attentati dell’11 settembre alle cure alternative del cancro, passando per l’immancabile lotta al Covid, ha sostenuto teorie borderline su molti temi critici. Fitta la rete del dialogo con altri esponenti della stessa galassia da parte di questo movimento che si è conformato pienamente al sistema, strutturandosi come associazione con tanto di richiesta ex lege di quota associativa. Da Diego Fusaro a Radio Radio, passando per il giornalista filorusso Giorgio Bianchi, hanno sfilato tutti gli esponenti di una certa bolla social, web e Telegram sempre più eterogenea. Ma accomunata da una tendenza a vedere ovunque sfide e minacce ritenute vitali. In cui l’unica Liberazione che appare all’orizzonte è quella dal… buonsenso.