Guten Tag

Redazione
01/10/2021

Il primo ottobre 2018 moriva a 94 anni Charles Aznavour, uno dei più grandi chansonnier francesi. Tag43 vi dà il buongiorno con For me, Formidable.

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Il primo ottobre 2018 moriva all’età di 94 anni Charles Aznavour, uno dei più noti chansonnier di Francia. Insignito della Legion d’Onore, massimo riconoscimento d’Oltralpe, suo padre Micha Aznavourian era un immigrato armeno originario di Akhaltsikhe (nell’odierna Georgia), figlio del cuoco del governatore d’Armenia. Sua madre, invece, era una armena originaria di Smirne (oggi in Turchia) sopravvissuta al genocidio armeno.

La carriera di Charles Aznavour: dalla tournée con Édith Piaf ai grandi successi 

Fin da piccolo Aznavour frequenta la scena teatrale parigina, ma la sua carriera svolta nel 1946 quando è notato da Édith Piaf che decide di portarlo con sé in tournée. Nel 1956 le esibizioni all’Olympia e la canzone Sur ma vie lo consacrano star in patria. Gli Anni 60 sono quelli dei grandi successi: Tu t’laisses aller, Il Faut Savoir, For Me Formidable, Que c’est triste Venise, La Bohème e Désormais. Negli Anni 70 Aznavour si affaccia con più frequenza sulle scene italiane proponendo, tradotti, alcuni suoi celebri brani. Nel 1972 partecipa al Festivalbar con Quel che non si fa più (canzone poi divenuta jingle di uno spot della Mulino Bianco). Nel 1981 e nel 1989 calca anche il palco dell’Ariston come ospite. Aznavour ha avuto anche una lunga carriera di attore: partecipa a 60 film tra cui Tirate sul pianista di François Truffaut.

I successi di Aznavour in versione italiana

Molti cantanti italiani hanno inciso sue canzoni: da Gino Paoli (Devi sapere, versione italiana di Il faut savoir) a Domenico Modugno (La mamma). Ma anche Ornella Vanoni (La Boheme, Après l’amour); Iva Zanicchi, Mina (Ed io tra di voi), riproposta anche da Franco Battiato nell’album Fleurs. E ancora Gigliola Cinquetti (La Boheme), Renato Zero e Massimo Ranieri (L’istrione).

Il ponte aereo dall’Armenia e i biglietti pagati ai profughi

Aznavour ha sempre lottato per il popolo armeno. Nel 1992, con lo scoppio della prima guerra tra la da poco indipendente Armenia e l’Azerbaijan, la popolazione si ritrovò isolata e sotto i bombardamenti. C’era solo un volo per Parigi a settimana. Per mesi i biglietti aerei per i profughi li pagò proprio Aznavour. Nel febbraio 2009 fu nominato ambasciatore dell’Armenia in Svizzera.

Tag43 vi augura buongiorno con For me, Formidable.