Oggi primo marzo Javier Bardem compie 54 anni. Candidato quattro volte al Premio Oscar come miglior attore protagonista per Prima che sia notte, Biutiful e A proposito dei Ricardo e nella sezione miglior attore non protagonista per Non è un paese per vecchi, nel 2008 si è aggiudicato l’ambita statuetta per quest’ultimo film, grazie all’iconica interpretazione del killer Anton Chigurh.

Dal rugby al cinema: il debutto sul grande schermo con Le età di Lulù
Javier Ángel Encinas Bardem nasce a Las Palmas, alle Canarie, il primo marzo 1969. Il ramo materno della famiglia è sinonimo di cinema in Spagna: la madre Pilar è attrice e a sua volta figlia di attori, mentre zia Juan Antonio è uno dei più apprezzati registi del Paese. La strada è quella e, dopo essersi distinto come rugbista (rappresentando la Spagna a livello di Nazionali giovanili), Bardem esordisce come attore nel 1990 in Le età di Lulù di Bigas Luna, poi l’anno seguente appare con un piccolo ruolo nel cult Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar.
Il successo in Spagna e la consacrazione internazionale
Il suo primo ruolo importante è quello di José in Prosciutto prosciutto, ancora diretto da Luna. È il 1992 e sul set incrocia per la prima volta Penelope Cruz, che anni dopo diventerà sua moglie. In questo decennio Bardem si impone come uno dei più apprezzati attori del cinema spagnolo, tornando a lavorare con Almodovar nel 1997, in Carne trémula. Già vincitore di due premi Goya per Días contados e Boca a boca, nel 2000 a Venezia vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, grazie all’interpretazione del poeta e romanziere cubano Reinaldo Arenas in Prima che sia notte: il ruolo gli vale anche la prima candidatura all’Oscar della carriera.

Il bis a Venezia e la vittoria della statuetta più ambita
Nel 2004 concede il bis a Venezia per Mare dentro, in cui interpreta Ramón Sampedro, scrittore e attivista per il riconoscimento legale del diritto all’eutanasia in Spagna. Tre anni dopo, viene diretto dai fratelli Coen in Non è un paese per vecchi, tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy: il ruolo del killer dall’improbabile acconciatura Anton Chigurh gli vale Oscar, Golden Globe, Screen Actors Guild Award e Bafta. Anche se le statuette dicono altro (ossia miglior attore non protagonista), Bardem è la star della pellicola, che in breve diventa cult. Nel 2008 viene diretto da Woody Allen in Vicky Cristina Barcelona.

Il trionfo a Cannes nel 2010 con Biutiful
Nel palmares di Bardem manca Cannes: ecco nel 2010 il Prix d’interprétation masculine per Biutiful (ex aequo con Elio Germano per La nostra vita). Due anni dopo l’attore spagnolo veste i panni di Raoul Silva, cattivo principale di Skyfall, uno dei film più belli della saga di 007. Da antagonista di James Bond a quello di Jack Sparrow, nel 2015 è Armando Salazar nel quinto capitolo della saga dei Pirati dei Caraibi. Poi, nel 2017, il ruolo di un cattivo vero: Pablo Escobar, nel film Escobar – Il fascino del male, in cui recita accanto a Penélope Cruz – da cui ha avuto due figli – per la quinta volta in carriera. Ce ne sarà anche una sesta: Tutti lo sanno (2018). Nel 2022 lo abbiamo visto al cinema ne Il talento di Mr. Crocodile: tornerà presto nelle sale nel ruolo del re Tritone ne La sirenetta, remake live action dell’omonimo film d’animazione Disney del 1989.
Tag43 vi dà il buongiorno con la scena della moneta di Non è un paese per vecchi.